Il campionato è agli sgoccioli, tanti i verdetti annunciati ma la corsa per la Champions e l’Europa League resta più viva che mai. Ai nostri microfoni la showgirl e regina dei sexy pronostici, Emanuela Iaquinta si è soffermata sui temi più caldi della massima serie:
Juventus, scudetto annunciato e mai in discussione. Si può già considerare una stagione trionfale?
”Certamente possiamo già considerarla una stagione trionfale! Abbiamo vinto il quarto scudetto di fila e non e’ mai capitato nella storia della Juve (tranne negli anni ’30)! Ora dritti all’obiettivo Champions League”.
Da Conte ad Allegri, cos’ha di più la Juve dell’ex Milan rispetto a quella dell’attuale ct?
E’ nato il nuovo Milan, con Mr Bee al fianco di Berlusconi, si sogna il ritorno di Ancelotti, giusto non puntare ancora su Inzaghi?
”A Berlusconi rimane il 51% della società e l’arrivo di Mr. Bee può solo far bene alle casse rosso nere. Inzaghi e’ un bravo allenatore a parer mio ma non era il suo momento. Ha bisogno di fare più esperienza, non tecnicamente ma a livello di carattere. Non si può fare il Mister con la testa da giocatore”.
L’Inter inizia a rivedere la luce infondo al tunnel. Cosa servirebbe per puntare al definitivo salto di qualità?
”L’Inter e’ vicinissimo all’Europa ma il salto di qualità lo potrebbero fare solo degli ottimi acquisti: un paio in difesa e un attacco buono che giochi come doppia punta insieme a Icardi”.
Il Napoli e’ alle prese con il rinnovo di Benitez. Sempre in pole Mihajlovic in caso di addio, ma quale sarebbe il profilo giusto per domare una piazza difficile come quella partenopea?
”Io credo che Benitez ha fatto e farà un buon lavoro con il Napoli. Come hai detto tu e’ una piazza difficile e cambiare chi sta al timone ora non serva a nulla”.
Corsa al secondo posto, tra Lazio e Roma, chi vedi favorito?
”Credo che quest’anno la Lazio abbia fatto un ottimo lavoro e si merita il secondo posto più della Roma. Quest’ultima era partita bene ma si e’ persa durante il tragitto, magari peccando di presunzione. Non bisogna mai pensare troppo all’avversario ma ai propri limiti per superarli e arrivare dritti all’obiettivo”.