Nonostante un rendimento altalenante, la Lazio è ancora in corsa per il terzo posto, può essere davvero l’obiettivo stagionale?
”Il campionato, mi pare abbia dimostrato fino ad oggi che non c’è una vera terza forza. Il Napoli ha dimostrato di poterlo essere pur con qualche riserva, credo abbia la rosa più adatta per puntare a questo traguardo però nonostante il rendimento discontinuo, la Lazio si trova ad un passo dal terzo posto. In altre stagioni non sarebbe mai successo ma credo comunque che questa, sia una squadra che può puntare al momento ad una tranquilla Europa League e qualora, visti anche gli infortuni e tante altre vicissitudini, dovesse mettere pezzi interessanti nel mercato di gennaio potrebbe fare un pensierino al posto Champions”.
In molti ad inizio stagione non vedevano di buon occhio la scelta di Claudio Lotito di affidare la panchina a Pioli, si può tracciare un bilancio di questi suoi primi mesi in biancoceleste?
”Sarebbe ingeneroso giudicarlo in questo lasso di tempo cosi breve. Reputo Pioli un grande allenatore, un tecnico che ha comunque ora la sua grande occasione. Ricordiamo che Pioli era stato scelto dalla Roma ed era dunque entrato già allora in ottica grande squadra, non se ne fece più nulla poi la Lazio ha puntato su di lui ma deve avere il giusto tempo, a mio avviso, per amalgamarsi in un ambiente che non conosce non avendo mai avuto modo di allenare in grandissime piazze. L’ambiente romano è difficile, le pressioni aumentano, lui sta cercando di ambientarsi, dispone di una grande rosa ma se gli verrà dato del tempo, è un allenatore adatto per fare buone cose a Roma ma ripeto ha bisogno di tempo perchè il suo valore si vede alla lunga”.
Si sta parlando tantissimo nelle ultime ore di Miroslav Klose e di un suo possibile addio alla Lazio. Ipotesi da prendere in considerazione?
”Klose è un giocatore che si è sempre gestito da solo prima che arrivasse Pioli. Lo scorso anno, in vista del Mondiale, si è sempre gestito al meglio. L’unico errore dell’allenatore sta nel fatto di impiegarlo negli ultimi minuti di gara e questo può dar fastidio ad un campione come Klose, ho la sensazione che questa situazione lo abbia un pò innervosito ed ha fatto presente tutto questo alla società. Se non ci sarà un chiarimento entro le prossime settimane, il giocatore potrebbe andare via, si sente in forma e ha voglia di giocare ma conoscendo Pioli credo che alla fine i due si chiariranno e la situazione potrebbe anche sistemarsi”.
Nelle ultime stagioni, nonostante le critiche, ha lavorato bene sul mercato assicurandosi giocatori come Biglia e Djordjevic a prezzo di saldo. Si dovrebbe continuare con questa strategia o servono maggiori investimenti?
”La piazza vuole investimenti importanti, soprattutto perchè viviamo a Roma e la Roma sta facendo grandi cose investendo tantissimo. E’ un derby tutto l’anno ed è chiaro che il tifoso guarda l’erba del vicino, che in questo momento è più verde, il tifoso biancoceleste dunque ha voglia che la dirigenza investa. Ad oggi sono stati fatti anche degli sforzi ma il tifoso si aspetta quel colpo da novanta che possa infiammare la piazza che rischia di essere oscurata dalla forza dei giallorossi che ad oggi lottano per lo scudetto. Il popolo laziale vuole tornare a lottare per traguardi importanti non vuole rimanere a metà della classifica e sperare che un Napoli vada in Champions o altro, il tifo spera che la Lazio possa tornare stabilmente tra le prime del campionato e dunque occorrono investimenti”.
Rumours raccontano di rapporti non particolarmente sereni tra Tare e Lotito. Il ds può davvero lasciare i biancocelesti e chi potrebbe davvero sostituirlo o quanto meno affiancarlo?
”Sono voci che circolano da almeno un paio di stagioni, tra Lotito e Tare c’è comunque un buon rapporto ma sappiamo che lavorando insieme per molti anni ci può stare anche una piccola crisi. Credo che Tare rimarrà ancora alla Lazio, vedrei benissimo alla Lazio Pietro Leonardi, che reputo uno dei migliori in Italia. Conosce l’ambiente romano, ha già espresso il suo apprezzamento per la piazza non so se lavorerebbe volentieri con Lotito, saprebbe certamente allestire una squadra di grande livello che farebbe certamente al caso dei biancocelesti”.
Il mercato è alle porte, la Lazio si farà trovare pronta e dove deve intervenire?
”Per forza di cose bisognerà intervenire in difesa. E’ una trattativa arcinota con il Parma per Gabriel Paletta, si sta lavorando sottotraccia ma la Lazio prima sta cercando di cedere giocatori in esubero per portare alla Lazio Paletta. In estate era stato valutato otto milioni di euro, ora la sua valutazione è crollata a meno di quattro, potrebbe davvero essere un affare e sarebbe un giocatore di sicuro rendimento da mettere vicino a De Vrji, dunque sarebbe perfetto. Bisognerà anche capire quelle che vorrà fare Klose, perdere Klose significherebbe perdere anche un uomo immagine importantissimo e quello sarebbe la perdita più grande perchè la Lazio punta su Klose anche dal punto di vista dell’immagine. Un difensore ed eventualmente una punta da prendere sul mercato”.
E’ stato recentemente accostato alla Lazio anche Pazzini, pista difficile ma sarebbe il nome giusto?
”Pazzini era stato accostato alla Lazio anche in passato e sappiamo che Lotito non ama i cavalli di ritorno, non credo rientra nei parametri biancocelesti che ha fatto delle eccezioni solo per Candreva e per Miroslav Klose, tutto dipende infatti dalla scelta del tedesco”.
Il vivaio laziale sta sfornando talenti su talenti. Si può puntare su questi ragazzi?
”La Lazio ha puntato sui giovani, lo hanno detto i dirigenti e lo stesso presidente Lotito. E’ una squadra che dovrà puntare su giovani talenti anche se giovani forti, il settore giovanile ne sforna davvero tanti. Bisognerà passare dalle parole ai fatti, Cataldi è un grandissimo talento ma è stato un pò sfortunato e a breve tornerà abile e arruolabile per Pioli. Si deve puntare sui ragazzi in erba e questa Primavera ne sta sfornando, c’è una sorta di cambio generazionale che nella prossima stagione sarà quasi definitivo”.
Claudio Lotito è diventato uno degli uomini più potenti del sistema calcio italiano ed è il braccio destro di Carlo Tavecchio. Come vede questa situazione?
”Non è un segreto, Lotito è il braccio destro se non qualcosa di più di Carlo Tavecchio. E’ quasi l’uomo ombra di Tavecchio, lavora a stretto contatto con Tavecchio, vediamo se questo calcio indipendentemente da Lotito o Tavecchio potrà cambiare. Sono stati eletti da poco, abbiamo letto solo di qualche scandalo, paroline di troppo ma spero che questo calcio cambi volto e torni credibile”.