ESCLUSIVA – Ag. La Ferla: “Spalletti bravo nel recupero dei giocatori. Napoli, Ancelotti importante per l’Europa. Monchi, operato positivo. Milan, Ibra sarebbe un valore aggiunto. B e C, ecco gli allenatori che mi hanno colpito

La redazione di Calciomercato Report ha intervistato l’agente Jano La Ferla. Ecco le sue parole ai nostri microfoni.

1) L’Inter pareggia contro il Barcellona. Cosa la sorprende fin’ora della formazione di Spalletti?
Un bravo a Luciano Spalletti ed alla sua truppa, che dopo un avvio di stagione che lasciava presagire la solita Inter delle ultime stagioni, hanno invertito la rotta a suon di vittorie e, perché no, di prestazioni convincenti ed autoritarie. A mio modo di vedere, mister Spalletti è da sempre molto bravo nel recuperare giocatori reduci da stagioni negative (non dimentichiamo che a Roma resuscitò Edin Dzeko che molti dopo la sua prima stagione troppo frettolosamente avevano definito bidone), ed ora grazie al suo lavoro, la squadra sta giovando anche dei recuperi di Candreva e di Joao Mario. Con un Icardi così, poi è tutto più semplice e questa Inter potrà far bene sia in campionato che in Champions League.

2) Cosa ha dato in più rispetto al passato Ancelotti al Napoli?

Non era assolutamente semplice ereditare una squadra che aveva assimilato alla virgola i meccanismi ed il credo di mister Sarri. Tra l’altro, un calciomercato estivo senza grossi colpi, con il presidente De Laurentiis forse distratto dal Bari, non aveva suscitato fervori nella calda tifoseria partenopea. Mister Ancelotti stimolatissimo dal rientro nella sua nazione, con il suo lavoro e, come si conviene ad un tecnico bravo ed esperto, senza stravolgimenti ed invenzioni ha preso subito in mano questo gruppo, ergendolo ad antagonista della Juve in campionato ed a protagonista anche in Europa grazie al grande apporto derivante dalla sua esperienza internazionale.

3) Un breve bilancio sull’operato di Monchi. Positivo o negativo?
Per poter tracciare un bilancio seppur parziale dell’operato del direttore Monchi, bisognerebbe essere a conoscenza delle direttive societarie.
Certo, la tifoseria giallorossa è da un po’ sul piede di guerra; dopo tanti anni da seconda forza del campionato, avrebbero voluto una squadra in grado da giocarsi il titolo sopratutto pensando ai tanti top players ceduti, a loro dire, troppo presto per fare cassa, ultimi Alisson, Nainggolan e Strootman. Ma siccome generalmente il direttore sportivo non vende per gusto, bensì per direttive societarie, considerato ciò, certamente l’operato di Monchi è da considerarsi più che positivo per la società viste le plusvalenze, mentre, allo stesso tempo, i tifosi non penseranno la stessa cosa viste le cessioni eccellenti.
4) Gattuso resta aggrappato al Milan. Ibra si o Ibra no?
Ringhio ha costruito la sua carriera da calciatore sul un carattere, grinta e temperamento fuori dalla norma; e così è arrivato a diventare campione del mondo. Al momento opportuno, ha tirato fuori tutte queste sue doti anche da allenatore, mentre tutti decretavano la sua fine sulla panchina rossonera ha infilato un filotto di vittorie che hanno portato la sua squadra in zona Champions rinsaldando la sua panchina ed allontanando lo spettro del suo ex compagno Donadoni che i rumors davano già in zona Milanello.
Riguardo Ibra, il mio personale punto di vista non si scalfisce nemmeno col passare degli anni. Rimane un campione che ha ancora tanto da dare e che potrebbe essere un valore aggiunto importantissimo per il Milan e per il campionato italiano in generale.
5) Gli allenatori che l’hanno colpita maggiormente tra B e C?
Il bilancio è ovviamente provvisorio, riferito a questa prima parte, seppur spezzettata, di campionato. Al momento in serie B spenderei una citazione per due allenatori: Grassadonia e Zenga. Il primo, sta sciorinando un buon gioco e discreti risultati se solo si pensa che il suo Foggia è partito con la penalizzazione di ben otto punti; L’ex uomo ragno, invece, ha rilevato in corsa un Venezia nei bassifondi e in piena crisi di gioco e risultati, e con otto punti in quattro partite ha dato subito una scossa veramente importante ai lagunari.
In serie C, menzionando un tecnico per girone, dico Silvio Baldini, vero top della categoria, allenatore della Carrarese, poi mister Dionisi alla guida della rivelazione Imolese, ed infine un tecnico silenzioso quanto preparato come Nevio Orlandi che sta conducendo la Vibonese al miglior campionato della sua storia in terza serie.