La musica e’ cambiata, l’ingresso di Beppe Marotta nei quadri dirigenziali dell’Inter sta mostrando le prime tracce evidenti.
Luciano Spalletti qualche settimana fa si soffermò sulla vicenda Icardi ribadendo la necessità di ridiscutere determinati aspetti della vicenda.
E l’incontro-confronto tanto atteso tra l’ad e il tecnico nerazzurro ha partorito la scelta, dura ma giusta di togliere la fascia alla punta argentino.
L’Inter però ha intenzione di proseguire la trattativa per il rinnovo del suo nove, cercando di salvaguardare il valore del calciatore. E’ la tempestività a non convincere del tutto, la tempestività non sincronizzata a sufficienza dell’ingresso di Marotta e la non tempestività di spegnere sul nascere la querelle.
Proviamo per un attimo a fare l’avvocato del Diavolo, Mauro Icardi non può logicamente vedere di buon occhio tale decisione ma resta inconcepibile che un capitano, nerazzurro o bianconero che sia, si permetta di non accettare la convocazione e tanto meno far rumore ad ogni discussione di eventuale rinnovo con la società. Mauro torna a fare il bomber, basta essere personaggio…