Cosa succede alla Juventus? Viaggio nella crisi bianconera

Crisi Juventus”: è questo il titolo che si legge ultimamente sulle prime pagine dei giornali.
“È colpa dell’allenatore” scrivono molti “tifosi”. Di conseguenza si arriva a chiedersi dove e quale sia la verità. La vecchia signora dai 9 scudetti consecutivi, 4 coppe Italia e 4 Super coppa, dal trionfare come prima in classifica nella cornice dello stivale tricolore, dal posizionarsi tra le big d’Europa ad essere attualmente 9º in campionato reduce da 3 pareggi e 4 sconfitte finora in campionato.

Allora il dilemma quale è? Cosa sta succedendo? La risposta è tanto semplice quanto difficile da ammettere, poiché il vero buco nero sta all’interno della squadra. Si hanno campioni come Dybala, Chiesa, De Ligt, Bonucci, Chiellini, Cuadrado; e poi? E poi si mette in risalto la reale problematicità consistente nel cuore della formazione: il centrocampo.Un centrocampo che manca dal 2017, da quando il fatidico quartetto Marchisio, Vidal, Pogba e Pirlo si è smantellato; dopodiché vi è una difesa sostenuta da grandi pilastri, ma che con gli anni, se non si ringiovanisce con ragazzi tenaci e pronti a crescere fisicamente, è destinata a decadere. Ai lati di essa, c’è il bisogno di inserire un terzino abile a essere continuo fisicamente e mentalmente da affiancare a Cuadrado.

Infine l’attacco: la necessità di un centroavanti capace di fare 15/20 goal. 11 giocatori che sappiano entrare in campo come leoni, a lottare per i colori della maglia che indossano fino all’ultimo minuto, senza superficialità, ma con la voglia di LOTTARE, VINCERE e CONQUISTARE. All’interno del team c’è troppa individualità, basti pensare che contro il Verona l’unico a gareggiare per 90 minuti ininterrottamente è stato il giovane argentino Paulo Dybala.

Attribuire colpe e responsabilità all’allenatore ci può stare, ma ricordatevi che ad oggi la panchina è rivestita da Massimiliano Allegri, un tecnico capace e potenziale, uno dei più vincenti della storia della Juventus. Se precedentemente, Maurizio Sarri e Andrea Pirlo, sono riusciti a centrare parzialmente gli obbiettivi prefissati, la “colpa” non è solo di chi dirige il gruppo, ma esso stesso. Arrivati a questo punto, è bene stare con i piedi per terra e togliere il velo davanti agli occhi: bisogna ripartire dai nostri giovani, da coloro che hanno voglia di dare il 100% per la vecchia signora, mandare via chi non è più idoneo a proseguire la carriera bianconera e acquistare calciatori adatti sui cui poter vertere il progetto di team. “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” citava il grande avvocato Gianni Agnelli.

A cura di Alessia Mingione