Si è spento Ciro Esposito. Il tifoso napoletano, balzato alla cronaca per essere stato sparato durante gli scontri precedenti alla finale di Coppa Italia fra i partenopei e la Fiorentina, è morto “per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali”.
“Un giovane – scrive l’allenatore del Napoli Rafa Benitez sul suo sito ufficiale – non può perdere la vita mentre s’incammina verso lo stadio per vedere la sua squadra. Non ha senso. Questo non dovrà succedere mai più, mai”. Dopo Gabriele Sandri e Filippo Raciti, dunque, un’altra persona è morta per colpa di pseudo-tifosi che antepongono al sostenere la propria squadra l’odio e la violenza verso i supporters di un club rivale. Le misure di sicurezza adottate negli ultimi anni (vedi Tessera del Tifoso) si dimostrano dunque definitivamente inefficaci, dato che la violenza viene manifestata fuori dagli stadi. A cambiare, dunque, non devono essere gli step necessari per assistere ad una partita, ma la mentalità di questi pseudo-tifosi.