Un martedì di Champions, da incorniciare: gol ed emozioni a go go. Ma soprattutto una conferma: il Villareal di Unai Emery.
Dopo la Juventus arriva un’altra “vittima” di lusso il Bayern Monaco di Robert Lewandowski. In entrambe le circostanze si è vista la mano del tecnico spagnolo. La squadra ha assorbito bene le idee dell’ex Siviglia e in campo si sono evidenziate. Dalla teoria alla pratica, come si suol dire. Il Villareal gioca un calcio semplice ma con tanta voglia di superare qualsiasi ostacolo. Ogni partita con la mentalità giusta, mai con il pensiero di partire sconfitti, anzi senza paura e osare. Il binomio tra squadra e tecnico fa invidia a tutti: si respira un’aria armoniosa. La caratteristica principale di Emery è l’empatia che riesce a trasmettere ad ogni suo calciatore. Oltre a questo aspetto, fondamentale nel creare gruppo, c’è la lettura e lo studio tattico di ogni gara in modo impeccabile. Anche questa sera, viene premiato con la scelta di inserire Chukwueze, classe 1999, autore del gol del pareggio. Nella parte finale di match se fai entrare un centrocampista più offensivo vuol dire che non hai paura e vuoi osare. Il Villareal non si accontenta e per tale motivo ha staccato il pass per le semifinali di Champions League con pieni meriti.
Non è assolutamente causalità ma lavoro e dedizione nei minimi dettagli.
Capolavoro di Emery.
A CURA di FRANCESCO QUATTRONE