Cosa succede al Rende? Ancora una volta, contro il Monopoli questa volta, l’undici a strisce biancorosse si è sciolto come neve al sola. L’ultima doccia fredda è arrivata nel momento peggiore, sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista societario. Il gol di Longo ha inflitto il quarto ko nelle ultime sei uscite, un ko che fa male anche alla classifica: infatti, il Rende è scivolato, in attesa della penalizzazione del Matera, al nono posto in piena lotta con Sicula Leonzio e Casertana per gli ultimi due posti che valgono i play-off. Subito dopo Pasqua bisognerò tornare a lavorare duro sul campo per ritrovare lo smalto smarrito per evitare di concludere in malo modo una stagione che poteva, e doveva, essere storica. Come se non bastasse dopo il ko, sono arrivate anche le dimissioni del numero uno Coscarella: «Come avevo preannunciato 15 giorni fa, non essendosi mosso nulla, è diventato difficile poter programmare la stagione prossima e quindi il mio progetto Rende Calcio finisce qui». Parole forti quelle tuonate da Coscarella che nel suo intervento ha tenuto a precisare che il Rende, società in salute, non si svende, ma si vende al miglior acquirente. Si è all’inizio di un nuovo futuro per il Rende, ma chi può raccogliere l’eredità della famiglia Coscarella? Nei giorni scorsi pare ci sia stato un contatto, prima della sfida con il Trapani, tra esponenti della società biancorossa e il presidente del Corigliano Calcio Mauro Nucaro. Nel momento in cui si scrive non abbiamo né conferme, né smentite. Nelle ultime ore ha iniziato a circolare anche la voce di un possibile interessamento del gruppo iGreco, che dopo la mancata scalata al Cosenza Calcio hanno intenzione di investire in un altro club calcistico. Ma non è comunque da escludere che nei prossimi giorni ci possano essere nuove dichiarazioni da Via Fratelli Bandiera. Che forse le forti dichiarazioni di Coscarella siano state solo un espediente per far muovere le acque in seno alla politica regionale?
