È già calciomercato. Da anni siamo abituati a questa frase che sovente si ripete ogni novembre-dicembre, insomma agli albori delle prime trattative che si ufficializzeranno, nei migliori dei casi, a inizio gennaio. I protagonisti del calciomercato, nostro pane quotidiano, sono molteplici: direttori sportivi, amministratori delegati, direttori di area tecnica, agenti, presidenti ecc. Chi sono questi protagonisti è cosa ormai nota da tempo, i ruoli che ricoprono, i miracoli che compiono o le cazzate (termine ormai accettato, non vi scandalizzate) che fanno anche. Noi giornalisti ci nutriamo di tutto ciò, sgrezziamo le informazioni e le passiamo a voi sotto forma di notizia, da quelle più eclatanti a quelle più infime. Uno dei protagonisti su cui si è abbattuta la critica italiana e straniera è Marco Branca, quel signore che fa il dittì dell’Inter, che in questi anni ci ha abituato a colpi che hanno affossato il morale dei tifosi nerazzurri fino a sotto le scarpe. Oggi l’Inter ha sotto contratto giocatori della caratura di Zanetti, Palacio, Cambiasso, Kovacic, Handanovic e Samuel, per citarne alcuni, ma insieme a loro, ha anche alcuni semi-giocatori, tra i quali Pereira, Kuzmanovic, Andreolli (che comunque non ha ancora avuto una chance) e Belfodil (che al contrario, le sue possibilità le ha avute). Facendo due conti solo per questi 4 giocatori sono stati spesi 22 milioni e mezzo, contando che Andreolli è stato preso a costo 0. Tra l’altro, sono passati senza lasciare segni (positivi) Silvestre, Schelotto (tremate, potrebbe tornare!), Rocchi e Gargano e sono stati ceduti per cifre irrisorie rispetto ai loro reali valori: Donati (3 milioni), Caldirola (2 milioni) e Coutinho (13 milioni). Fattore comune di questi acquisti è uno e uno soltanto: sono tutti fuori luogo. Ogni allenatore passato sotto la recente gestione Branca, ha ovviamente fatto richieste precise riguardo ai giocatori, specificando un particolare ruolo e un particolare giocatore che rivesta quel ruolo. Esempio pratico: Stramaccioni, l’estate scorsa, ha chiesto un difensore di alto livello a Branca dopo la partenza a zero euro di Lucio, e ha chiesto un giocatore preciso, ovvero Yanga-Mbiwa, oggi al Newcastle, e invece gli ha preso Silvestre. Altro esempio: sempre lo stesso Stramaccioni, aveva chiesto a Branca un esterno destro di valore, ovvero Larsson oggi al Sunderland, e invece gli è stato preso Schelotto. Un famoso proverbio dice: ‘lo stolto guarda sempre il dito e non la luna’.
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