Wake me up when september ends…

marottaGran pezzo, questo, dei Green Day. Son passati però 11 anni, era il 2004, ero ancora un bambino, e già lo ascoltavo tantissimo, senza però capirci molto. Un’altra cosa che mi piaceva tantissimo, e che mi piace tutt’ora, è il calciomercato, diventato ormai il mio pane quotidiano.
Si spostano milioni e milioni di euro, direttori e agenti macinano kilometri cercando di rinforzare le loro squadre e piazzare i loro giocatori. E noi giornalisti intanto? Che facciamo? Ci limitiamo, per il momento, a commentare queste convulse vicende, con un piglio critico tipico dell’italiano medio. Le amichevoli estive dicono tutto e non dicono niente sui parziali giudizi dei nuovi acquisti, e, per esprimere un parere quanto meno accettabile, oggettivo e imparziale, bisogna aspettare la fine di settembre.

Ad oggi, mi sembra che si stiano facendo spropositi sulla campagna di rafforzamento estiva della Juventus, con un attacco insensato nei confronti di Marotta per la gestione delle uscite. Ora, dico io, prendere 40 milioni per Vidal vi sembra una mossa errata? Io penso proprio di no, anche perché, secondo il mio modesto parere, il cileno ha dato tutto quello che doveva dare a Vinovo, e, come è giusto che sia, ha bisogno di confrontarsi con molti altri campioni interni alla sua nuova squadra e affrontare palcoscenici più complicati, come quello della Bundesliga. Per quanto riguarda Pirlo e Tevez, qui si parla di volontà personali, ma penso che sia stato anche un bene che i due pilastri della Juve di Conte e Allegri abbiano deciso di lasciare Torino, per lo stesso motivo di Vidal. Per quanto concerne invece gli acquisti, mi pare che i soldi provenienti dalla vittoria scudetto, dai diritti tv e dall’accesso Champions siano stati investiti su Dybala e Mandzukic (58 milioni in totale), mica Fantozzi e Filini. Poi, se posso permettermi di sbilanciarmi, Khedira è il colpo dell’estate, per quanto riguarda il centrocampo: piedi buoni, ottima fisicità, tempi di gioco da metronomo, intelligenza tattica fuori dal comune, il tutto a zero spese, in una parola, è un capolavoro.

Però, come dicevo, c’è una buona parte di tifosi e addetti ai lavori ai quali piace criticare a prescindere. Per carità, la libertà di opinione è una delle poche cose che ci sono rimaste e va preservata e difesa, ma così si fa solo il male di un ambiente che in questi anni ha prodotto risultati incredibili e introiti da capogiro. Credetemi, sono l’ultimo estimatore della Juventus, ma credo questo atteggiamento pubblico sia solo deleterio.
Svegliatemi quando settembre finisce, che ne riparliamo…