Un Gallo rauco: perchè Belotti non “canta” più come prima

BelottiUna estate passata tra i rumours di mercato, tra Milan, Monaco, Chelsea, e quella dannata clausola. Ma alla fine Andrea Belotti, da capitano, è restato al Filadelfia per la gioia dei suoi tifosi.

Ma in tutto ciò qualcosa è andato storto. Già, perché colui che avrebbe dovuto guidare l’attacco della Nazionale ai prossimi Mondiali, ha vissuto una stagione di gran lunga al di sotto delle aspettative. Una stagione travagliata quella del Gallo. Prima di tutto, l’infortunio e il recupero record pur di esserci a quei maledetti play-off che hanno visto l’Italia non qualificarsi alla Coppa del Mondo per la prima volta in 60 anni di storia e quel grande dubbio di molti su come questo possa aver condizionato fisicamente la stagione del 9 granata.

Ma non solo, perché su Belotti ha pesato sicuramente tanto quella clausola da 100 milioni fissatagli la scorsa primavera dal presidente Cairo nel rinnovo. Il dover dimostrare un valore così elevato ha sicuramente condizionato il ragazzo, che ad un certo punto ha perso anche le certezze e la fiducia che lo avevano caratterizzato nella passata stagione. Proprio la passata stagione era stata quella dell’esplosione di Belotti che con mister Mihajlovic aveva dato continuità allo splendido inizio di 2017 vissuto con Ventura sulla panca del Toro.

Il cambio di allenatore in corsa non ha di certo aiutato un ambiente che, a quanto pare, non era di certo sereno. E proprio la mancanza di serenità e fiducia nei propri mezzi che si rispecchia nei numeri della stagione del Gallo: appena 10 reti in campionato, meno della metà di quelle del 2016/2017 dove si era consacrato come l’attaccante azzurro più prolifico.

La stagione che verrà segnerà sicuramente una svolta nella carriera del centravanti di Calcinate. Che sia in maglia granata o in qualsiasi altra squadra, Belotti avrà 100 milioni di motivi per riscattarsi.