TUTTA B – Verona, le “sette vite” di Fabio Grosso. Benevento, sia benedetto il cambio di modulo

Fabio Grosso ha salvato la sua panchina, ancora una volta. Si è perso il conto di quante volte l’ex campione del mondo è stata sulla graticola in questi mesi alla guida del Verona. Questa volta non era assolutamente facile. L’accordo con Serse Cosmi è già stato ratificato. Contratto fino a giugno senza obblighi per la prossima stagione. Mancava praticamente solo il comunicato, il “Picco” di La Spezia doveva essere la sua Waterloo ma con una gara giocata magistralmente, nonostante lo svantaggio dopo quattro minuti con la bellissima rovesciata di Mora, il Verona è stata brava a ritrovare un successo che mancava dal 27 dicembre, nella vittoria interna contro il Cittadella. Bravo Grosso a tenere lontano dalla squadra le pressioni dell’ambiente e preparare la partita nei minimi dettagli. Il successo in rimonta ha dimostrato di avere la squadra dalla propria parte. Grosso ha dimostrato di avere “sette vite” come i gatti ma non è ancora totalmente salvo. La gara interna contro la Salernitana sarà un crocevia importante per non tornare sulla graticola.

Piccola lente di ingrandimento sul Benevento, una squadra che ha trovato la quadra da due mesi a questa parte. Lo so che vi piacciono i numeri. Ve ne snocciolo un paio. Dal 24 novembre ad oggi è arrivata una sola sconfitta, in casa contro il Verona (oltre alla gara di Coppa Italia contro l’Inter a San Siro). Sei vittorie e quattro pareggi, ventidue punti che li hanno portati sulla soglia promozione, a tre punti dal Palermo secondo. Gran parte del merito va a Cristian Bucchi, bravo a tornare sui suoi passi dal punto di vista tattico e passare dal suo cavallo di battaglia, il 4-3-3, al 3-5-2. Ve ne ho parlato in uno dei miei editoriali di dicembre, i sanniti hanno trovato l’equilibrio grazie anche al sacrificio tattico uno degli esterni offensivi, chiamati a fare il quinto sulla linea di centrocampo. Il mercato invernale è stato azzeccato, Crisetig ha dato freschezza in cabina di regina ai sanniti mentre Caldirola ha preso fin da subito le redini della difesa insieme ad Antei, tra i migliori nell’ultimo mese dopo aver ritrovato la migliore condizione. Le prossime tre gare in dieci giorni contro Foggia, Pescara e Livorno potranno dire se il Benevento potrà davvero giocarsi le proprie opportunità di puntare alla promozione diretta.

A cura di Angelo Zarra