Sì o no, cosa va, cosa non va: Milan-Roma

SmartSelect_20180901-110247_GoogleNell’anticipo della terza giornata di Serie A il Milan batte la Roma nel recupero grazie a un gol di Cutrone. Successo tutto sommato meritato per i rossoneri che, passati in vantaggio con Kessié, si erano visti raggiungere dai giallorossi in virtù della rete di Fazio. Il VAR annulla (correttamente) un gol per parte: prima ad Higuain per fuorigioco e poi a Nzonzi per un tocco di mano. Andiamo ad analizzare le indicazioni che ci ha fornito la partita di ieri.

Milan – Cosa va

Il centrocampo – Il reparto mediano dei rossoneri, dopo la prestazione tutt’altro che eccelsa fornita col Napoli, ha fatto registrare grandi miglioramenti. Buona partita per Biglia, Kessié, che è anche andato in gol, e Bonaventura. I tre centrocampisti hanno messo in difficoltà, la Roma soprattutto nel primo tempo.

Rodriguez – Gara da 7 in pagella per il terzino svizzero, che ha anche messo a referto un assist. L’ex Wolfsburg è sembrato totalmente un altro giocatore rispetto alla partita con il Napoli e a molte della scorsa stagione.

Milan – Cosa non va

Suso – Altra prova non entusiasmante dello spagnolo, che non gioca male ma si vede solo a sprazzi.

Roma – Cosa va

Fazio – L’argentino è l’unico a meritarsi la sufficienza piena fra i giallorossi e mette anche a segno l’1-1.

Roma – Cosa non va

La difesa a 3 – Col senno di poi, la difesa a 3 si è rivelata un suicidio tattico. Nel primo tempo, infatti, il Milan ha avuto il pallino del gioco e i giallorossi hanno fatto davvero poco. Già nell’intervallo Di Francesco è dovuto correre ai ripari, passando a 4 con l’uscita dal campo di Marcano.

Olsen – Dopo la papera sul gol annullato a Iago Falque, l’estremo difensore svedese compie un altro errore che sarebbe potuto essere determinante, sbagliando totalmente l’uscita sulla rete annullata ad Higuain. Olsen al momento non rappresenta affatto una sicurezza e inizia a sentire il fiato sul collo di Mirante ed, eventualmente, Fuzato.

Dzeko-Schick – I due attaccanti si sono scambiati pochissimi palloni e non sono stati mai pericolosi. Prova da 5 in pagella per entrambi.

Nzonzi – Paradossalmente va in seria difficoltà nei contrasti fisici. Alto 196 cm, si fa spostare come un novellino da Calabria, alto quasi 20 cm in meno, per almeno due volte. Il centrocampista francese sta pagando ancora le fatiche dei Mondiali ed è lontano ancora dalla condizione ottimale.