A contribuire alla goleada il pessimo momento dal punto di vista sia societario che sportivo dei siciliani, che hanno conquistato un solo punto in 8 partite nel 2018 (1-1 con la Casertana il 4 febbraio, a cui hanno fatto seguito 5 sconfitte consecutive) e non vincono dal 3 dicembre 2017 (1-0 con la Reggina). Situazione opposta per i campani, che erano reduci dalla vittoria per 0-1 a Lecce e il netto successo con la Sicula Leonzio (3-0).
Dura poco più di 20 minuti la resistenza dell’Akragas: al 21′ è il centrocampista ex Milan e Lugano Mastalli ad aprire le danze, sfruttando una dormita di Sanseverino. Al 29′ arriva il raddoppio dell’ex Bologna Paponi, che a porta vuota realizza su assist di Canotto. Al 39′ Strefezza trova il tris con un bel tiro a giro e prima della fine della prima frazione di gioco c’è anche tempo per il poker, ad opera di Canotto, che con un pregevole tocco sotto trasforma in gol un assist di Strefezza. Nella ripresa si erge a protagonista Simone Simeri. Entrato al 53′, l’ex Novara e Potenza trova il 5-0 dopo meno di un giro di lancette, vincendo un duello con Ioio e trafiggendo Vono con un preciso diagonale. Passano altri tre minuti e Crialese con un tiro-cross colpisce la traversa, sulla sfera si avventa Simeri, che realizza la sua doppietta personale. Non pago, l’attaccante fredda ancora una volta Vono al 76′, portandosi a quota 10 reti in campionato insieme a Genchi e Curiale e a -2 dall’attuale capocannoniere Saraniti.
Con questo largo successo la Juve Stabia raggiunge Rende e Siracusa, sconfitte rispettivamente da Paganese e Casertana, al quinto posto a quota 42 punti. A differenza degli aretusei e del Matera, quarto a 44 punti, tuttavia, le vespe hanno già usufruito del turno di riposo e hanno pertanto una gara in meno. Situazione sempre più nera, invece, per l’Akragas: i giganti sono ultimi a quota 11 punti e devono cercare di ridurre a 8 lunghezze il distacco dalla quartultima in classifica, che attualmente è la Paganese, che si è portata a 27 punti, con un vantaggio quindi di 16 punti rispetto ai siciliani.