Serie A, top e flop della sessione invernale 2019

Gennaio va in archivio, in massima serie, occhi al futuro, rassegnazione per la corsa scudetto, qualche barlume di luce eccellenti, operazioni di prospettiva. Un mercato piatto e triste, ecco le eccezioni e le delusioni:

Top:
Fiorentina: la resistenza per i Big non lasciati andare, la mossa Muriel che sta già pagando e i blitz per il futuro, Traore’ e Zurkowski. Pantaleo Corvino vecchia volpe del calciomercato.

Parma: l’emblema del concetto di direttore sportivo in Daniele Faggiano, scommette quando c’è da scommettere, blinda quando deve blindare, osa. Lo ha fatto in estate straconvincendo e prova a farlo a gennaio, non si prova di Bruno Alves, scommette su Schiappacasse, anticipa la concorrenza per Machin, e scommette su Brazao. Direttore di grande futuro, già pronto per una Big, ha sempre il guizzo pronto

Sampdoria: abbondanza impressionante davanti, con Sau e Gabbiadini, attacco formato Europa. Messe le basi anche per un futuro importante.

Flop:

Frosinone: delusione. Sembra arrendersi ad un destino segnato nonostante segnali incoraggianti in campo, cede e non compra a sufficienza per sperare in un sogno.

Roma: calma piatta. Desolante, triste, inspiegabile. Pallotti non decide, Monchi non opera, si attenderà la provvidenza?

Torino: il buon campionato della truppa Mazzarri avrebbe meritato qualche ‘colpo’ in più. L’Europa non è un miraggio, anzi, dal mercato, poco aiuto, almeno per l’attualità.