Roma: Monchi ed il suo “Bancomat” inglese.

IMG_20180207_070112Il momento attuale della Roma non è dei migliori, considerando che a Verona i giallorossi hanno centrato la vittoria dopo diverse giornate di astinenza che hanno portato la formazione capitolina fuori dalla zona Champions League, ma la situazione economica del club è in netto miglioramento rispetto alla passata stagione.

Artefice di questo consolidamento è il DS spagnolo Monchi, giunto a Roma la scorsa estate dopo aver contribuito a fare grande il Siviglia, vincitore di tre Europa League consecutive e protagonista sul mercato grazie a grandi operazioni di plusvalenza come quelle di Dani Alves, Jesus Navas, Bacca, ecc…

Anche a Roma Monchi sta operando molto bene nel mercato in uscita e c’è un campionato, in particolare, dove il DS spagnolo sta operando con risultati importanti: la Premier League inglese.

Oltremanica, infatti, è stato ceduto a luglio Salah al Liverpool per 42 milioni di euro mentre il mese successivo (agosto) il centrale tedesco Antonio Rudiger si è trasferito al Chelsea per 33 milioni più eventuali altri 5 di bonus. A gennaio, ovvero nello scorso mercato invernale, altro colpo ad effetto: Emerson Palmieri ai blues di Conte per 26 milioni nonostante il brasiliano venisse da un grave infortunio mentre sono sfumati per dettagli legati all’ingaggio del calciatore, altri 30 milioni che il Chelsea avrebbe pagato per Edin Dzeko.

Insomma, Monchi in soli 6 mesi è riuscito ad ottenere dalla Premier poco più di 100 milioni con solo tre operazioni, garantendo al Presidente Pallotta quella liquidità necessaria per proseguire nel progetto piu importante per il manager americano, ovvero il nuovo stadio di proprietà della Roma.

Il rapporto tra Monchi e la Premier è destinato a proseguire, se è vero che il manager del Liverpool Jurgen Klopp ha già pronto un assegno da 50 milioni per il portiere giallorosso Alisson, protagonista sino ad ora di un’ottima stagione, e le casse giallorosse sarebbero ben liete di incassare altro denaro dal “Bancomat” inglese.