PRIMA B- NINKOVIC, POMERIGGIO DI FOLLIA: PROVVEDIMENTI IN VISTA. IL BENEVENTO LANCIA LA PRIMA FUGA DELLA STAGIONE. CHIEVO CRESCE CON IL LAVORO SILENZIOSO DI MARCOLINI

Pomeriggio di follia ad Ascoli. Ciò che è successo è noto a tutti, il serbo si procura il rigore e vuole batterlo ma dalla panchina sono categorici: Da Cruz, con l’assenza di Ardemagni, è il rigorista. L’ex Empoli impazzisce e chiede immediatamente la sostituzione. Da Cruz realizza il penalty, lui esce dal campo per far posto a Chajia. Una reazione inspiegabile che ha penalizzato psicologicamente la squadra in campo che ha poi preso il gol nel finale dal solito Zigoni. Cosa succederà a Ninkovic? Il giocatore, come successo a Da Cruz a Verona, sarà escluso con il ChievoVerona. Il giocatore ieri si è allenato a parte, oggi invece è in Serbia e resterà, complice la sosta delle nazionali della prossima settimana, qualche giorno per ritrovare la calma. Questo lato ha penalizzato spesso Ninkovic, rimasto un’eterna promessa. Da parte del ragazzo c’era magari la voglia di mettere la firma sul successo dopo una prima parte di campionato pieno di alti e bassi ma questo non lo giustifica assolutamente. Tesoro e Zanetti, fin da subito, hanno chiarito la posizione della società: la speranza che Ninkovic torni dalla Serbia motivato per tornare sui livelli con cui ha abituato la passata stagione gli appassionati di Serie B ed i tifosi dell’Ascoli.
Intanto, un po’ più a Sud, il Benevento lancia la prima fuga della stagione. I sanniti, complice il ko del Crotone contro il Perugia, hanno allungato a cinque punti di distanza proprio dagli umbri, prima delle inseguitrici. Anche contro l’Empoli la squadra giallorossa ha dimostrato di aver fin da subito trovato l’equilibrio, Inzaghi ha ormai i suoi punti di riferimento su cui puntare. L’ultima vittima a farne le spese è stata l’Empoli, arrivata in Campania con qualche assenza di troppo, ma regolata già a fine primo tempo con le reti Tuia e di Kragl che, come laterale destro, dimostra di aver trovato la posizione ideale. Schiattarella, dopo i problemi fisici, si è già preso la squadra in mano insieme a Viola così come Sau che si completa alla perfezione con Coda. Ora c’è tenere lontano dalla squadra le voci che, soprattutto durante la sosta, possono distrarre la squadra e allentare la tensione: ad Inzaghi questo arduo compito.
Vi pongo una domanda. Avete mai sentito lamentarsi Michele Marcolini in questo inizio di campionato? Del mercato oppure dell’arbitraggio? Io sinceramente no. Il tecnico conosce bene l’ambiente intorno al ChievoVerona, ha svolto in modo silenzioso un ottimo lavoro con i tanti giovani arrivati all’ombra del ‘Bentegodi’ in estate, oltre a quelli già lanciati da Di Carlo nella passata stagione. Ha rinvigorito i tanti calciatori che hanno deluso nella passata stagione ed in cerca di riscatto. Basta vedere Djordjevic o Meggiorini, tornati ad essere decisivi, così come Giaccherini che è tornato dopo un periodo di stop per infortunio. Bene anche Garritano così come Cotali e Bertagnoli, due profili che mi hanno colpito molto. I clivensi hanno raccolto solo una sconfitta: alla prima giornata. Da quel punto sei pareggi e quattro vittorie, di cui tre arrivate nelle ultime quattro giornate. Contro lo Spezia, su un campo non facile, i ragazzi di Marcolini hanno creato tanto ma hanno raccolto un solo punto. Ottimo il lavoro condotto fin qui da Marcolini, al primo anno di B dopo averla sfiorata la passata stagione con l’Avellino (poi esclusa a luglio). Il Chievo ora è quarto e sogna silenziosamente.