PRIMA B – E’ il fine settimana degli esoneri. Ad Empoli si cambia ancora, Zanetti-Ascoli scelta frettolosa. Braglia, fiducia a tempo.

E’ stato il fine settimana degli esoneri. A partire da Empoli per passare da Ascoli. Sia in Toscana che nelle Marche le due dirigenze, a poche ore di distanza, hanno annunciato il cambio delle guide tecniche La scorsa settimana è toccato al dimissionario Luciano Zauri, il primo esonero in ordine di tempo arriva da Empoli con Roberto Muzzi che, a circa due mesi di distanza, lascia la panchina azzurra. Lo avevamo detto a suo tempo, chiamare Muzzi era stata una scelta coraggiosa perché l’ex bomber di Roma ed Udinese era alla prima esperienza da allenatore ma allo stesso tempo un passo indietro perché Muzzi, secondo di Andreazzoli a Genoa, riportava in azzurro le sue idee calcistiche. A mio avviso è stato una scelta frettolosa perché la società sul mercato le sue esigenze ed in due settimane era quasi impossibile amalgare una rosa che ha visto ben sei entrate di cui quattro o cinque nella formazione tipo. Ma la società ha optato per cambiare chiamando un tecnico esperto come Pasquale Marino, chiamato in estate dal Palermo prima del fallimento, che può fare bene con il materiale tecnico che ha a disposizione. Ad Ascoli invece arriverà Roberto Stellone. Anche in questo caso è una scelta frettolosa, paga Paolo Zanetti ma le colpe vanno condivise con il gruppo dirigenziale. L’ex trainer del Sudtirol si è trovato a gestire durante la sosta natalizia e queste prime due giornate di ritorno un gruppo che pensava più al mercato che al campo. Non è assolutamente facile gestire un gruppo che sa da tempo di perdere il proprio capitano, Ardemagni, e che ha perso un leader tecnico come Ninkovic e coesistere il caso di Da Cruz che ha caricato di pressioni il gruppo. Senza tener conto dei tanti calciatori dati in lista di sbarco dopo pochi mesi dal proprio approdo. Ma si sa, l’allenatore paga sempre per tutti. Arriverà ora Stellone che ha trovato l’accordo con la nuova società e firmerà un anno e mezzo di contratto.
Ha traballato pesantemente anche la posizione di Piero Braglia, uscito sconfitto sabato pomeriggio con il suo Cosenza da Salerno. La classifica non aiuta i rossoblu ma è tutt’altro che scritto, la zona play-out è a tre punti mentre a quattro lunghezze c’è la salvezza diretta. Bisogna precisare che Braglia merita di restare sulla panchina dei rossoblu per il grande lavoro fatto negli ultimi anni e anche per la prima parte di stagione, dove non ha potuto contare su diversi calciatori cardine fermi per infortunio (vedi Lazaar, Schiavi su tutti oltre a Pierini e Carretta, fuori nell’ultima parte del girone d’andata) ed attacco molto risicato. Anche in questa finestra di calciomercato gli sono stati promessi una serie di innesti che però ancora non si sono visti. E’ arrivato il “solo” Raul Asencio in gol contro i granata, ben poco per dare una scossa alla stagione. Dovrebbe arrivare dall’Albacete, via Samp, Leonardo Capezzi mentre è in salita la trattativa per lo scambio Palombi-Pierini. Servirebbe anche un rinforzo per la linea difensiva. Mancano poco meno di 72 ore di calciomercato, Trinchera è al lavoro per soddisfare tutte le richieste di Braglia. Ma la sfida sul campo del Pescara del prossimo lunedì sera sarà comunque decisiva.