NO AL RAZZISMO – I risvolti di quanto accaduto dopo Hellas Verona-Brescia

Il web non concede seconde opportunità, troppe le seconde volte, troppe le occasioni passate inosservate ed alle quali non è stato dato un seguito! Tante le società calcistiche e i rappresentanti più blasonati e non, a girare le spalle ai colpevoli di Verona ed a cercare di dare una svolta al movimento sportivo e non solo calcistico. Ovviamente noi non possiamo far altro che stare al fianco di Balotelli ed appoggiare tutte le iniziative avviate in questi giorni sui social.

Noi tutti siamo a conoscenza di quanto accaduto durante la gara tra Hellas Verona e Brescia, conclusasi 2-1 per i padroni di casa, durante la quale per le “rondinelle” ha segnato il tanto chiacchierato Mario Balotelli. Nonostante i video e le registrazioni testimoniate e presenti su diversi portali online, al termine della gara il primo a negare quanto successo sugli spalti del Marc’Antonio Bentegodi è stato il tecnico dei clivensi Ivan Juric, il quale a poche ore di distanza ha trovato riscontro in quanto dichiarato nelle parole del presidente dei gialloblù Maurizio Setti, che ancor prima di negare i cori razzisti ha voluto difendere i sostenitori del club clivense, parlando di un comportamento ironico da parte di essi. Al netto di ciò, dopo le tante contestazioni solo quest’oggi è stato sospeso per ben dieci anni il capo ultras dell’Hellas, Castellini, che in una radio locale nella giornata di ieri ha dichiarato che Mario Balotelli, ha solo la carta d’identità che lo identifica come italiano, ma al netto del suo colore non lo è in pieno e non lo sarà mai. Parole forti, che gli sono costate un daspo di dieci anni, pena inferiore a quanto si era pensato nelle ore precedenti, durante le quali si pensava che il maggiore esponente della tifoseria della società veneta, potesse ricevere una squalifica a vita dagli impianti calcistici. Inoltre, il settore dedicato al tifo più acceso dell’Hellas Verona è stato bloccato per una giornata.

Articolo a cura di Simone Cataldo