Nesta lascia il calcio

“Il mio fisico è stanco del calcio ad alto livello ed è il momento di smettere. Voglio cominciare una nuova vita con la mia famiglia. Ora me ne vado un anno a Miami per imparare cose nuove. Dopo questo periodo vorrei tentare un esperienza in panchina, non so dove ma ci proverò”. Queste le parole rilasciate da Alessandro Nesta che, all’età di 37 anni, lascia il calcio.

Nato a Roma il 19 marzo 1976, già a 5 anni ebbe una grande opportunità: Rocca, infatti, lo voleva alla Roma. Il padre, laziale, lo convinse però a rifiutare l’offerta. Nel 1985 fu proprio la Lazio a cercarlo e la trattativa si concluse a buon fine. Iniziò con le giovanili biancocelesti come attaccante, trasformandosi poi prima in un centrocampista e poi in un difensore.

Il 13 marzo 1994 Zoff lo fa entrare al 78′ di Udinese-Lazio, finita poi 2-2, al posto di Casiraghi. Il difensore entra anche nell’orbita dell’Under 21 azzurra. Conclude la sua prima stagione in prima squadra con due presenze: Zoff, infatti, lo fa subentrare anche contro il Torino. Nel 1994-1995 vince il campionato Primavera e colleziona altre 11 presenze in prima squadra, di cui 7 da titolare. La stagione successiva sono 23 le sue apparizioni in biancoceleste: unica macchia l’autogol decisivo contro l’Inter. In estate fa parte della Nazionale Under 21 che in Spagna vince l’Europeo di categoria.

Il 9 ottobre 1996 arriva la prima convocazione in Nazionale maggiore. Chiude la stagione con 27 presenze con la Lazio e 5 con l’Italia. La stagione 1997-1998 è quella della svolta: 36 presenze fra campionato e Coppa Uefa ed un gol decisivo nella finale di Coppa Italia contro il Milan. Tre le presenze ai Mondiali del 1998 prima di un brutto infortunio, che lo costringerà a saltare anche parte della stagione successiva. Al suo rientro, il 6 dicembre 1998, diventa il capitano della Lazio.

Il 7 marzo 1999 arriva il primo gol in campionato, contro la Salernitana. Vince anche la Coppa delle Coppe, battendo il Maiorca in finale. All’inizio della stagione successiva si aggiudica anche la Supercoppa Europea, in quanto la Lazio batte il Manchester United, e vince anche scudetto e Coppa Italia. Partecipa da titolare agli Europei 2000. Nell’estate del 2002 la Lazio per problemi finanziari è costretta a cederlo al Milan. Prima però (stagione 2000-2001) si aggiudica un’altra Supercoppa Italiana, conquistata contro l’Inter: sono 228 le presenze con la maglia della squadra capitolina.

Partecipa ai Mondiali 2002, ma non scende in campo nella famosa partita contro la Corea del Sud. Col Milan parte alla grande: il 3 maggio 2003 arriva la prima rete in rossonero, contro il Como; il 28 maggio vince la Champions League, segnando uno dei rigori contro la Juventus, e tre giorni dopo va in campo nella finale di ritorno di Coppa Italia, vinta contro la Roma. Nel 2003-2004 vince Supercoppa Europea, Supercoppa Italiana e campionato  viene inserito nella lista dei 125 giocatori viventi più forti, la FIFA 100. Nella stagione 2004-2005 vince anche la Supercoppa Italiana, proprio contro la Lazio. Partecipa ai Mondiali 2006, anche se non risulta decisivo. La stagione 2006-2007 inizia con un infortunio, ma si conclude con la sua seconda Champions League vinta. Nel 2007-2008 vince Supercoppa Europea e Mondiali per Club: contro il Boca Juniors va anche a segno. Nella stagione 2008-2009 si infortuna alla schiena e gioca solo 14 minuti all’ultima giornata contro la Fiorentina.

Il 25 ottobre 2009 realizza la sua prima doppietta, ribaltando il risultato contro il Chievo. Segna anche alla Juventus e conclude la stagione con 3 reti, record personale. Nel 2010-2011 vince un altro scudetto e il 6 agosto 2011 vince anche la Supercoppa Italiana. Il 10 maggio 2012 annuncia il suo addio al Milan dopo 325 presenze e 10 gol. Lascia inoltre la Serie A dopo 417 presenze e 8 reti.

Il 5 luglio 2012 inizia la sua avventura al Montreal Impact, club canadese di MLS. Dopo 34 presenze lascia il club: oggi lo ha comunicato ufficialmente. In Italia già si sta cercando, invano, un giocatore con le sue caratteristiche: Ranocchia va a correnti alternate ed Acerbi per ora ha fallito.