#MilanDAY- CHAMPIONS LEAGUE 2006/07, da comparsa ad attore principale: la settima bellezza

Una stagione di Champions League, quella del 2006/07 da incorniciare per il Milan di Carlo Ancelotti. L’ingresso in scens fu dalle retrovie, come una sorta di comparsa, che poi piano piano scala sempre più posizioni fino a diventare l’attore principale di un film ricco di emozioni, brividi e gioia. Dopo l’amaro in bocca di quella Champions nel 2005 contro il Liverpool serviva un diavolo arrabbiato e pronto alla vendetta. Fin da subito con questo chiodo fisso inizia il percorso dei rossoneri. Sono quattro le partite cardini da ricordare in cui il Milan ha dimostrato il suo valore vincente. La prima tappa, nel turno preliminare contro la Stella Rossa all’andata decisa da Pippo Inzaghi, non a caso l’uomo decisivo poi ad Atene a concludere il conto aperto. Poi con la crescita costante del gruppo, ma soprattutto la forza trascinante dei singoli trasforma il Diavolo in un avversario ostico e difficile da battere. Su tutti Kaká, prima abbatte il Celtic agli ottavi nei supplementari poi il fantasista alza l’asticella e nel doppio confronto in semifinale contro il Manchester United diventa fondamentale. San Siro il suo fortino e poi la voglia di vendetta porta il Milan a festeggiare la settima Champions davanti a quel Liverpool che ha fatto piangere parecchio due anni prima per poi diventare una gioia immensa. Il Milan con la doppietta di Super Pippo Inzaghi trionfa ad Atene, in una città ricca di storia per entrare negli almanacchi dei club più vincenti di questa competizione. A volte cadere la prima volta non è un dramma anzi ti porta ad avere quella consapevolezza e forza in più per affrontare con il giusto atteggiamento la seconda volta. Il Milan ne è l’esempio: riprendersi quello che è stato tolto.

 

A CURA DI: FRANCESCO QUATTRONE