Mercato – Da Douglas a Lozano: un futuro da scrivere con la ripresa

12 sfide per riscrivere il proprio futuro: 1080 minuti, a cominciare dal prossimo 20 giugno. Saranno 1080 minuti da “dentro o fuori” per alcuni giocatori che, oggi, si trovano in bilico all’interno delle proprie squadre, come appesi ad un filo, non avendo brillato nella fetta di stagione che ha preceduto l’epidemia. Profili di alto livello, blasonati, abituati a grandi palcoscenici, che da qui alla fine della stagione dovranno dimostrare, con i fatti e non con le parole e le promesse, di meritarsi un posto all’interno dei propri club.

Tra questi, Douglas Costa: esterno d’attacco brasiliano, classe ’90, di proprietà della Juventus. Queste le statistiche della stagione in corso: 18 presenze tra campionato e coppe, appena 2 reti 5 assist. Per i bianconeri, soprattutto in questo periodo di quarantena, ha assunto le sembianze di un’ottima pedina di scambio, eppure nel match di Coppa Italia dovrebbe partire titolare nel tridente con CR7 e Dybala. Per l’ex Bayern si prospetta un periodo cruciale per convincere la Vecchia Signora, a cominciare dall’impegno con il Milan.

Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia Hirving Lozano: fortemente voluto da Carlo Ancelotti, che sta spingendo per averlo anche all’Everton, ha fortemente deluso le aspettative dell’ambiente Napoli. Spesso impiegato in una posizione che non gli appartiene per natura, ha fatto fatica a farsi “voler bene” dai tifosi azzurri. Eppure Cristiano Giuntoli ha le idee chiare: i partenopei non svalutano i propri giocatori. Sotto la guida di Gattuso, il messicano ha ancora due mesi pieni per far cambiare idea a chi lo ha definito “bidone”.

E così anche Alexis Sanchez: arrivato in prestito dal Manchester United la scorsa estate per supportare Lukaku e Lautaro, in questi mesi all’Inter è sembrato soltanto un lontano ricordo del devastante talento in forza all’Udinese. Neanche gli addetti ai lavori si spiegano la sua involuzione: che sia stato solo un problema di ambientazione? Ho magari è una questione legata al fisico? Chissà. In ogni caso, il ritorno all’Old Trafford prende sempre più quota. Il Niño Maravilla ha le ore contate in maglia nerazzurra: saprà sfruttarle nel modo giusto? Ai posteri l’ardua sentenza.

Ferdinando Gagliotti