Marotta: “La clausola di Lautaro scade il 7 luglio. Vogliamo comprare, non vendere”

Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Questo momento – spiega l’ad dell’Interè stato vissuto da tutti noi con grande preoccupazione. Lo sport è una palestra di vita, riprendere può servire a dimenticare questi eventi. Zhang era stato frainteso, era preoccupato per ciò che stava accadendo in Italia, sapendo cos’era già successo in Cina. Juve-Inter è stato un segno premonitore di una situazione che è poi degenerata, con decine di migliaia di morti. Non ci sono vincitori né vinti, siamo in una situazione anomala e siamo stati messi dietro la lavagna con uno schiaffo morale. La governance non rispecchia il peso della Serie A. Gravina ha esperienza e competenza, ma il sistema di governo del calcio italiano è basato sulle decisioni di tante componenti. La Serie A dovrebbe avere più autonomia, anche per motivi economico-finanziari. Sembra che ora ci sia sicurezza quindi è giusto riprendere. C’è un protocollo, si può arrivare a un epilogo strano e inaspettato. In un mese e mezzo si giocano 15 partite, è uno stress agonistico e c’è un rischio elevato di infortuni perché le partite sono ravvicinate. Non si è mai verificata una sosta forzata tale, c’è della legittima preoccupazione. I play-off sono una soluzione estrema e remota. Penso ci siano gli elementi per concludere il campionato regolarmente. Comprendo l’apprensione del governo per un protocollo così rigido che contiene anche misure in caso di positività di un giocatore. Ci affidiamo alla speranza di un epilogo naturale. Avere una proprietà forte alle spalle dà grandi garanzie e motivazioni. Dev’essere motivo di crescita, l’asticella si alza sempre di più e vogliamo aumentare il tasso qualitativo della squadra nel rispetto dei parametri economico-finanziari e delle nuove condizioni create dal virus. Il campionato non è finito, ci sono 13 partite e tanti punti a disposizione, bisogna ripartire come all’inizio dell’anno. L’imprevedibilità è una delle cose più belle del mondo del calcio. Vogliamo rinforzarci, Lautaro è un giovane interessante e grazie a Conte, alla società e a se stasso da talento si sta trasformando in un campione. Ha grandi qualità calcistiche e professionali, non è ancora al suo picco. L’Inter è un grande club e non vuole vendere ma comprare. La clausola scade il 7 luglio, vedremo cosa farà il Barcellona, poi affronteremo il discorso col giocatore. Contiamo su di lui, che può regalarci grandi soddisfazioni. L’operazione Icardi è stata molto positiva, è nata come prestito con diritto di riscatto, che poi è stato esercitato con uno sconto. Le parti sono soddisfatte. Vogliamo valorizzare i nostri asset, Nainggolan rientrerà dal prestito al Cagliari e faremo insieme delle scelte. Il progetto va avanti anche con Ausilio, che è un ottimo ds. Vogliamo creare il giusto mix di giovani e esperti: si vince con i giocatori di esperienza, non con solo i giovani, quindi serve qualche profilo pronto più qualche giovane italiano. Sto molto bene all’Inter e non ho motivo di lamentarmi, finché la società vorrà continuerò con molto piacere. Spero che ci toglieremo belle soddisfazioni e che conquisteremo qualche trofeo”