Lukaku

Lukaku, un mese per sostituire Icardi: ecco come ha conquistato Milano e i suoi tifosi

Superare l’addio di Mauro Icardi, ormai stanziatosi dallo scorso mese a Parigi, sponda PSG, non sarebbe dovuto essere poi così facile. Dopotutto, le buone prestazioni che rappresentavano ogni weekend il centravanti argentino avevano fatto sì che riuscisse a conquistare il cuore di qualsiasi tifoso interista, ormai troppo affezionati per rimanere delusi. E seppur sbagliare sia umano, però, nel calcio del giorno d’oggi, un solo errore può far dimenticare tutto quello che ci si è impegnato a raggiungere. Lo stesso Mauro Icardi ne era una prova, da quando il suo comportamento aveva costretto Luciano Spalletti, allor tempo tecnico dell’Inter, a lasciarlo partire dalla panchina in quelle che sarebbe poi state le sue ultime apparizioni in serie A. Deciso poi ad andarsene lontano da Milano, vederlo sostituito da uno come Romelo Lukaku aveva comunque lasciato molto parlare i tifosi nerazzurri, convinti che non avrebbe saputo fare la differenza, un po’ come a Manchester. Adesso, però, il gigante belga sembra dover rappresentare il 12′ uomo in campo, quella sorta di asso nella manica che l’Inter si tiene stretto dalla prima di campionato.

ROMELO LUKAKU, UN GIGANTE DA 7 LINGUE: COME SI è PRESO L’ITALIA E TUTTI GLI ITALIANI

Se segnare aiutasse realmente ad entrare nei cuori dei tifosi, possiamo già ammettere che Lukaku brilla in quello di tutti i nerazzurri. Volto da copertina dell’inizio di stagione di questa nuova Inter, sotto la guida di Antonio Conte, Romelo sembrava essersi saputo adattare già dalle prime giornate di campionato ai campi di serie A, facendo gridare il suo nome prima contro il Lecce e poi nel confronto con il Cagliari, vinto grazie al suo rigore. E se questo non bastasse, anche il colpo di testa nel derby contro il Milan, terminato poi 2-0, ha fatto sì che molti cambiassero idea su quell’attaccante che doveva rivelarsi poi essere l’ennesima delusione del nuovo progetto nerazzurro. Lukaku è arrivato in Italia solo al termine d’agosto, e tutto questo tempo è sembrato essere pure troppo per riuscire a conquistare tutta la Milano interessata. All’Inter è riuscito a trovare tutto quello che il Manchester non era mai riuscito a concedergli: l’essere desiderato, coinvolto, capito. Forse è bastato questo per trascinare i suoi compagni fino alla cima della classifica, sopra perfino alla Juventus, che ormai non abbandonava quella vetta da diversi mesi. E se anche la prima apparizione in Champions League non si è poi rivelata sufficiente, magari dalla prossima settimana sarà ancora Lui a trascinare avanti la sua Inter anche oltre la fase a gironi, tornando a far brillare quel nome davanti a tutta Europa dopo quasi 10 anni in ombra.