Lecce, quando i grandi nomi non bastano

Fabrizio Miccoli Lecce 2014Al terzo anno di Purgatorio, il Lecce stenta a decollare. I salentini hanno dei calciatori con un palmares invidiabile per la categoria, ma sono sesti, a -2 dai play-off e a -10 dal Benevento, primo in classifica. Anche in questa stagione elementi di categoria superiore hanno sfigurato, non adattandosi alla Lega Pro. Ad approfittarne sono state squadre ben organizzate come Foggia e Casertana, la corazzata Salernitana e altre due squadre campane, Benevento e Juve Stabia. Il più deludente è stato Miccoli: dopo un buon inizio (doppietta in Coppa Italia al Foligno e reti contro Reggina e Paganese), il calciatore è uscito dall’11 titolare per poi tornarci nelle ultime gare. 10 presenze e 3 gol non è un bottino da calciatore che ha calcato palcoscenici importanti. Il peggiore è stato probabilmente Carrozza: l’ala, 100 presenze e 13 gol in B, ha collezionato 16 presenze, segnando solo un gol e giocando male, tanto che nelle gerarchie dopo Doumbia potrebbe passargli avanti anche il neoacquisto Herrera. Anche l’ex Napoli Rullo (una presenza) ed il centrocampista Filipe Gomes (14 presenze) non hanno convinto, a differenza di Moscardelli Bogliacino, che dopo un inizio travagliato si stanno imponendo. Fra le sorprese spicca Lepore, che adattato a terzino destro si sta facendo valere così come Doumbia (secondo miglior marcatore del club con 4 gol). che già si era imposto prepotentemente l’anno scorso. Il mercato ha portato Herrera, interessante ala proveniente dalla Paganese, a cui potrebbe far seguito uno fra Ragatzu, Lupoli Guazzo. Il Lecce vuole rimettersi in carreggiata, sperando che i big non lo tradiscano…