La Roma sbanca Firenze in attesa di…Allegri

ROMA-La Roma torna da Firenze con una vittoria immeritata. E’ stata per molti versi la stessa partita della stagione 2009-2010, quando i giallorossi furono schiacciati dalla compagine viola, i cui attacchi si infransero su un grande Julio Sergio. La formazione allora allenata da Ranieri, però, vinse grazie ad una rete di Vucinic, figlia di una delle rarissime sortite nell’area di rigore viola. Oltre alla fortuna, anche l’episodio arbitrale più importante ha giocato a favore dei giallorossi: il fallo di mano di De Rossi in area di rigore era netto, ma invece di concedere il rigore ed espellere il già ammonito centrocampista di Ostia, Mazzoleni non ha concesso la massima punizione nonostante fosse vicinissimo all’azione. Al di là di questo episodio la conduzione del fischietto di bergamasco ha lasciato a desiderare: Mazzoleni, infatti, ha sorvolato su tanti interventi duri di entrambe le squadre.

Se la Roma è riuscita a portare a casa tre punti è merito di Andreazzoli: è stato grazie ai suoi cambi in corsa, e alle motivazioni impartite al gruppo se i suoi ragazzi hanno vinto. Il tecnico dei capitolini, è stato bravissimo nel togliere Lamela e Florenzi, che si sono comportati benino solo fino alla mezz’ora del primo tempo per poi crollare nel momento in cui la Fiorentina ha alzato il ritmo; Andreazzoli è stato bravissimo anche nel caricare un Goicoechea, che fino a ieri sera nessun tifoso romanista avrebbe mai più voluto vedere nemmeno sulla panchina giallorossa. Il portiere uruguaiano non solo è stato provvidenziale su Ljaic, ma anche in tutte le occasioni pericolose dei viola, senza far rimpiangere un Lobont che nella prima frazione di gara aveva deviato sul palo un tiro a distanza ravvicinata di Jovetic, avvenuto poco dopo la gomitata involontaria subita da Gonzalo, che lo costringerà ad uscire alla fine del primo tempo per sospetta frattura del setto nasale. Il vero segreto della vittoria è stato anche nei cambi: con l’entrata in campo di Pjianic, e Marquihnos la Roma è passata al 3-5-2, tornando ad essere più compatta come nei primi trenta minuti del primo tempo. Dopo essere stati nuovamente baciati dalla fortuna col palo colpito dall’ex romanista Pizarro, infatti, la Roma è passata immediatamente al contrattacco, e dopo un fallo scientemente guadagnato da Totti sulla fascia sinistra, la formazione giallorossa ha ottenuto un calcio d’angolo dov’è sbucata la testa di Osvaldo che in questo finale di campionato si sta facendo perdonare dai tifosi per i suoi atteggiamenti strafottenti degli ultimi mesi. I suoi compagni vogliono che sia riconfermato: Osvaldo è molto amato all’interno dello spogliatoio, e anche parte della tifoseria si sta ricredendo.

Voci di corridoio sostengono che Baldini voglia mandarlo via, mentre Sabatini vorrebbe riconfermarlo. La scelta finale spetterà al nuovo allenatore che, come abbiamo capito, dovrebbe essere Allegri: le smentite di Baldini, infatti, sarebbero solo di facciata. Se il direttore giallorosso, infatti, decide di parlare piuttosto che mantenere un basso profilo, significa che c’è qualcosa che bolle in pentola. Una cosa è certa, se Osvaldo dovesse restare, il prossimo tecnico dovrà saperlo gestire, ma soprattutto dovrà saper operare un bel turn over visto la Roma, oltre a Destro, avrà a disposizione anche Borriello. L’attuale centravanti genoano, infatti, tornerà a Roma poiché il suo ingaggio è troppo alto anche per delle squadre blasonate come Inter, Milan, e Juventus. Prima di risolvere questo eventuale “bel problema”, la Roma deve battere il Chievo. Non sarà facile, infatti, avere ragione dei veneti, che essendo salvi di fatto, scenderanno all’Olimpico facendo le cosi dette barricate, e guadagnare quel punto salvezza in grande anticipo.

A cura di Alberto Balestri