La fortuna di essere Chiellini

Giorgio ChielliniLunedì mattina a Roma, dovunque non si parla d’altro.

Chiellini in campo è invisibile?

Sia i laziali che i romanisti se lo domandano anche perché in momenti diversi del campionato un loro giocatore durante la partita è stato punito con l’espulsione  per lo stesso comportamento, aver colpito al volto l’avversario.

Le telecamere sono ovunque, le immagini nitide e si vede benissimo Chiellini colpire al volto Belotti ma l’arbitro e tutti i suoi assistenti si sono persi il momento e non hanno voluto sentire neanche le proteste dei granata alquanto arrabbiati non tanto dal comportamento del giocatore juventino ma proprio stizziti dall’arbitro Orsato che non ha preso in considerazione l’idea di andare a visionare il VAR pensando forse che Belotti sia caduto a terra colpito da un moscerino.

Ma siccome nessuno si stupisce più di niente e ormai tutti pensano che il campionato lo vincerà chi avrà  più usufruito dei vantaggi di questa nuova tecnologia, nulla è cambiato rispetto agli anni scorsi, le parole sviste arbitrali o malafede o sudditanza ormai sono superate e tutti ci ritroviamo a discutere con amici o colleghi di quale torto la propria squadra ha subito, ma è il calcio ne siamo innamorati e va tutto bene.

Ma continuando a parlare, tanto siamo tutti allenatori ed arbitri, l’altra domanda più frequente oggi è se non avesse vestito la casacca bianconera Chiellini  quante partite avrebbe finito? E la sua carriera sarebbe stata così lunga?

Per lui essere un giocatore juventino è come essere patrimonio dell’Unesco e quindi non si può punire neanche quando è l’evidenza a dirci che è colpevole di un comportamento anti sportivo.

Tutte le domeniche assistiamo ad interventi al limite diciamo di colore arancione ma non prende quasi mai neanche il giallo e queste alla fine del campionato sono fatti che fanno la differenza perché portano punti importanti alla squadra con la consapevolezza di non essere punito.

Anche per questo la Juventus in Italia non è proprio la squadra più amata e i denigratori non aspettano altro che giochi le coppe europee visto che solo in queste manifestazioni non ha quella protezione.

Ma il calcio è bello anche per questo altrimenti il resto dell’Italia calcistica con chi se la prenderebbe il lunedì mattina?

A cura di Mario Puzzilli