La conditio sine qua non

Roberto ManciniÈ arrivato settembre: secondo Jovanotti ci porta una strana felicità, invece i Green Day preferiscono addormentarsi ed essere svegliati quando il nono mese dell’anno termina. Per noi, addetti ai lavori del mondo del calcio, significa una sola cosa: giudizi sul calciomercato e pregiudizi sulla stagione che prenderà il via a breve.
Si è assistito a un calciomercato d’altri tempi: chi era dedito al feroce risparmio si è invece dato allo spendere e spandere come se non ci fosse un domani, vedi il Milan. Chi invece al domani ha pensato e posticipato i pagamenti è l’Inter, con Pierone Ausilio che è riuscito a prendere ottimi giocatori con la formula del prestito con obbligo di riscatto, a partire dalla stagione marziana 2085/86. Scherzi a parte, vi immaginate la scena? “Facciamo così, tu mi dai il tuo giocatore, io ti do un piccolo acconto e se gioca la prima partita sono obbligato a pagarti il resto, a rate, con decorrenza al 2018”. “Va bene Piero”. Non so se è furbo lui o scemo (senza offesa) chi ha accettato. Chi è stato un osso duro in questo tipo di trattativa è sicuramente Klaus Allofs, ds del Wolfsburg, personaggio che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi di calciomercato. Continuava ad asserire che l’Inter non poteva pagare Perisic (cosa vera), e, non solo, si era permesso di dire “no grazie” alle proposte di “pagherò” di Piero Ausilio.  E allora ci ha pensato il buon Marco Fassone a risolvere l’inghippo: come già accaduto con Kondogbia, l’ex Napoli non ha badato a spese e sganciato 20 milioni cash per portarsi a casa il croato. Mannaggia a te Marco, forse saremmo riusciti a chiudere la trattativa anche con i disperati rinvii di pagamento.
Sta di fatto comunque che l’Inter ha attuato una vera e propria rivoluzione: non solo sono stati mandati via praticamente tutti quelli che hanno abitato gli ambienti di Appiano nel biennio Mazzarri, ma sono stati anche presi giocatori funzionali al gioco di Mancini, dedito all’allargare il campo e schiavo dell’abilità nel saltare l’uomo delle sue ali e, di conseguenza, creare una superiorità numerica spesso letale per le difese avversarie. Come ha già affermato Moratti in un’intervista recente, il tecnico di Jesi è bravissimo a farsi comprare i giocatori e convincere i presidenti: basti vedere le provocazioni nelle varie amichevoli, come Hernanes e Kovacic ali in un quantomeno fantasioso 4-2-3-1. Una ventina di giorni dopo, infatti, sono approdati Perisic e Ljajic, due ali d’altri tempi, abili nel dribbling (sia a rientrare che nell’arrivare sul fondo). Dicevamo, però, che c’è stata una rivoluzione vera e propria: Montoya, Miranda, Murillo, Telles, Kondogbia, Melo, Perisic, Jovetic, Ljajic e i comprimari Biabiany e Manaj. Un undici di alta qualità, al quale però dobbiamo attuare il cambio Montoya-Santon, in quanto il canterano ex Barcellona pare essersi poco adattato al calcio italiano e alle esigenze di Mancini. La conditio sine qua non per far sì che questa Inter possa arrivare tra le prime a maggio 2016 è che si crei un gruppo forte, con a capo gente di personalità come Melo e Medel, ma anche Miranda e il capitano panchinaro Andrea Ranocchia, così come Icardi e Palacio. Dovrà essere bravo anche in questo Mancini, a cementare uno spogliatoio unito e creare un gruppo vincente come fu quello del Triplete, praticamente da lui costruito dalle fondamenta fino al primo piano.

Chiudo dicendo che non mi voglio sbilanciare nel fare un pronostico come invece hanno fatto molti miei colleghi, forti delle certezze di un pre-campionato rivelatore delle reali potenzialità di una squadra e anche di una mai doma voglia di giudicare a prescindere. Due belle citazioni, una musicale e una da amarcord per concludere: “Accetta le sconfitte e invidia l’impotenza di chi osserva e perde il tempo a giudicare”.
Intervista allo storico presidente del Catania, Angelo Massimino:
Giornalista: “Presidente, sono stati comprati tantissimi giocatori, ora sicuramente mancherà amalgama nella squadra.”
Massimino: “Dimmi dove gioca questo amalgama che lo compriamo subito”.