Know your enemy

Know your enemyFamosa canzone dei Green Day, know your enemy, dovrebbe essere la colonna sonora delle trasferte dell’Inter.
Ho specificato delle trasferte perché ormai il nemico si può dire che è in casa. Si lo avete intuito, è la Curva Nord.
Prego i lettori di non travisare le mie parole, la Nord è lo zoccolo duro del tifo nerazzurro ed è ammirata in tutto il mondo, ma spesso e volentieri si lascia trasportare dagli eventi e si sfoga contro poveri innocenti.
Chiariamo: l’Inter non gioca bene e questo è risaputo (nonostante le recenti due buone prestazioni contro Fiorentina e Roma), e questo avviene sopratutto in casa, dove è sostenuto appunto dalla Nord.
Lo stesso Mazzarri ha precisato che molti errori  sono dovuti alla paura di sbagliare l’ultima giocata, che è a sua volta causata dalle alluvioni di critiche piovute sulle teste dei giocatori interisti.
Molti giovani come Kovacic e Belfodil (per dirne due), sono stati fischiati ingiustamente dal pubblico di San Siro, insomma non gli è stato concesso di sbagliare. Un ambiente così non ti fa crescere, tutt’altro.
Un’altra canzone dei Green Day recita “I walk this empty street, on the boulevard of broken dreams”, (per i non anglofoni, significa: cammino in questa vuota strada, la via dei sogni infranti), e anche questa potrebbe essere ascoltata.
Quando cammini in quella via sei solo, guardi i sogni infranti dei tuoi predecessori. A quel punto, devi solo sperare di essere abbastanza forte da reggere le critiche, e non lasciare che tu sia un nome inciso in quella “hall of fame della tristezza”.

 

Francesco Donatelli