Juventus, dove sei?

Massimiliano AllegriIl momento no dei bianconeri lo si può focalizzare con il minuto 65 del secondo tempo, sta entrando Dybala e i tifosi sugli spalti lo acclamano a gran voce sperando che possa fare un miracolo come è riuscito altre volte, ma una cosa stonava con il contesto, la faccia triste del giocatore, senza quel sorriso ed entusiasmo che solo quello aiutava i compagni a dare di più.

Al di là di questo particolare che solo pochi hanno colto, la differenza con la sua presenza in campo non si è notata se non in negativo con quel rigore sbagliato all’ultimo secondo che avrebbe regalato un pareggio forse ingiusto, perche la Lazio nel secondo tempo ha dimostrato di saper sfruttare le lacune difensive e a centrocampo di una squadra la Juventus che manca proprio in quel settore.

Khedira non è Marchisio, Higuain si è perso ed anche ieri sera ha dimostrato di non essere tranquillo altrimenti , al di là della grande parata di Strakosha, quell’occasione non l’avrebbe sprecata.

Certo la Lazio conosce bene i problemi dei bianconeri e con i suoi movimenti ed incursioni in verticale acuisce di più le difficoltà, gira il coltello nella piaga, e con un Dybala spento non si va da nessuna parte.

Se mettiamo Immobile in stato di grazia ecco che la partita si complica per tutta la difesa e neanche il gigante Chiellini riesce a fermare le incursioni laziali.
Comunque fa bene mister Allegri a cercare di portare tranquillità in uno spogliatoio un po’ sottosopra, anche perché c’è da pensare alla Champions e dimenticare una sconfitta in breve tempo sarebbe l’ideale per poter affrontare un’altra sfida difficile contro lo Sporting.
Mister Allegri avrà un compito difficile quello di ricostruire quell’alone di fiducia e sicurezza nei suoi e forse rivedere il modulo tattico per far si che al centro ci sia più copertura, perché proprio lui ieri sera ha ribadito che alla fine della stagione la squadra che avrà vinto sarà quella che ha subito meno gol di tutti e quindi buon lavoro.

A cura di Mario Puzzilli