Il buon Piero ha incassato la piena fiducia e la stima di Thohir, e sta progettando la squadra del futuro: via quasi tutti i giocatori in scadenza di contratto, forse rimarrano solo Rolando e Cambiasso. Il risparmio sugli ingaggi porterebbe nelle casse in Corso Vittorio Emanuele risparmi pari a 39 milioni di euro, mica bruscolini.
Si cercheranno top player a buon prezzo, i giovani (vedi Icardi, Kovacic e Belfodil oltre ai vari esodati) verranno mandati a fare esperienza in altri lidi, si è già piazzato il colpo Vidic a zero per il reparto arretrato e si prova a trattare con Sagna, altro campione in scadenza. Ci sono molte occasioni da sfruttare sul mercato: Song del Barcellona (9-10 milioni), Dzeko del City (25 milioni), Piszczek (10 milioni) per citarne alcuni, ma lasciamo che il tempo scorri.
Il presente parla chiaro: ci vuole la qualificazioni in Champions League. I punti da recuperare sono davvero tanti, ma Mazzarri non si perde d’animo. I nuovi innesti, nonostante siano pochi hanno portato nuova linfa alla Pinetina e pare stiano per dare vita ad una vera e propria evoluzione tattica del 3-5-1-1. D’Ambrosio agirà sulla destra al posto dell’indegno Jonathan (ragazzi, non vi scandalizzate, e diciamolo), Hernanes e Guarin giocheranno da interni di centrocampo, con Botta alle spalle di Palacio. Vi chiederete dove è l’evoluzione tattica qui. Ebbene, gli interpreti qui cambiano il gioco. D’Ambrosio assicura molta più copertura di Jonathan ed il che è tutto grasso che cola. La vera sorpresa potrebbe essere Kovacic perno. Questa potrebbe essere la sua ultima chance per dimostrare le sue qualità. Fino ad ora il croato ha agito in ruoli che non si avvicinavano nemmeno lontanamente alle sue caratteristiche. L’infortunio di Cambiasso ha dato a Mateo l’occasione di mostrarsi in quel ruolo, ma aveva di fronte una squadra come la Juve ed al suo fianco Kuzmanovic e Taider, non certo due incursori. Ora che ha Hernanes e Guarin, due centrocampisti con le certificazioni, potrà mettere in mostra tutte le sue qualità, ma ovviamente dovrà imparare a saper dare quantità e a far da filtro al centrocampo, altrimenti l’equilibrio andrà a donnine.
Concludo con una riflessione sul tifo interista: molti pseudo tifosi criticano l’operato di Mazzarri ed il rendimento recente di alcuni giocatori che nella prima parte di stagione hanno tirato la carretta praticamente da soli. Ora mi viene da pensare: la crisi realizzativa dell’Inter non dipende certo dal gioco, ma da banali errori sottoporta. Questi errori dipendono a mio parere dalla paura di sbagliare ed essere soggetti a critiche da parte dei tifosi vari. Tra l’altro, a mio parere un giovane all’Inter non potrebbe crescere. Non gli si darebbe la possibilità di sbagliare, dovrebbe rendere fin da subito e soldi per comprare i vari Messi in erba non ce ne sono, almeno al momento. Quindi tifosi, prendetevi la vostra fetta di responsabilità sulla crisi della vostra squadra, tifate di meno e cercate di vedere oltre il vostro naso.
Francesco Donatelli