Inter: l’analisi della nuova era Conte

Un inizio di campionato scoppiettante, grazie al quale l’Inter era stata accostata alle migliori squadre d’Europa o quanto meno quasi posta alla pari della Juventus sarriana, ancora in via di sviluppo durante le battute iniziali del campionato di Serie A. Che Conte fosse l’allenatore giusto per la panchina meneghina non vi era dubbio, difatti l’ambiente e la squadra nerazzurra fin dall’inizio del ritiro, aveva dimostrato di poter fare un passo in più confronto alle scorse stagioni. La conferma è arrivata sul rettangolo verde, grazie ai sei risultati utili consecutivi, rispettivamente contro Lecce, Cagliari, Udinese, Milan, Lazio e Sampdoria. Dati alla mano, l’Inter prima di uscire sconfitta di fronte ai propri tifosi nel big match contro la Juventus, aveva messo a segno ben tredici reti e ne aveva subite solamente due. Nel mezzo il pareggio casalingo contro lo Slavia Praga e la sconfitta beffarda in terra spagnola contro il Barcellona, ma lo si sa, il tecnico salentino non ha mai avuto un bel feeling con le competizioni europee, fin dai tempi della Juventus.

Indubbiamente i risultati conseguiti sul campo sono anche frutto di una sessione di mercato estiva, la quale ha fatto sì che il club potesse liberarsi delle pedine scomode, almeno fuori dal campo e non solo, come Perisic, Icardi e Joao Mario, giocatori di conseguenza sostituiti dagli importanti innesti di Lukaku, Sensi, Barella, Sanchez, Godin e Lazaro su di tutti. Al netto di ciò, possiamo affermare che la “mano” di Conte affiancata all’egregio lavoro della società, hanno dato vita ad un club che in futuro potrà regalare diverse soddisfazioni a sé stesso ed ai propri sostenitori, per anni costretti a stare vicini ad una squadra ed una società di lunga distante dai tempi d’oro del “triplete”.

La sosta per le nostre amate nazionali si è rivelata una vera e propria croce per il club milanese, che vede la rosa agli ordini di mister Conte dimezzata dagli infortuni. Il primo a restar fermo sarà Sanchez, che dopo un contrasto di gioco è stato costretto a sottoporsi ad un’operazione ai tendini peronei, la quale è avvenuta con successo ma che allo stesso tempo lo terrà fermo per circa ottanta giorni. Seppur i tempi di recupero siano totalmente differenti, anche Stefano Sensi sarà costretto a fermarsi e saltare le prossime due gare previste dal calendario. L’ex Sassuolo fu costretto ad uscire nella gara dello scorso sei ottobre contro la Juventus per un problema alla coscia e durante gli allenamenti sembra aver subito una ricaduta all’adduttore. L’ultimo per ordine di tempo e di recupero è Danilo D’Ambrosio, che tornerà ad allenarsi fra circa dodici giorni causa la frattura della falange prossimale del quarto dito del piede destro, infortunio rimediato nel match Italia-Grecia.

Al netto di quanto riportato sopra, si presuppone che l’Inter ed il tecnico Conte indubbiamente avranno voglia di rivalsa dopo la sconfitta contro la Juventus, perciò ci potremmo aspettare una squadra aggressiva nelle prossime gare, ma allo stesso tempo priva di una degna organizzazione e qualità a centrocampo, data l’assenza di Stefano Sensi.

Articolo di Cataldo Simone