Il punto di Calvano

C’è il calcio, poi c’è la voglia di vivere, di lottare per vincere, non una partita qualsiasi, ma quella della vita. Sinisa Mihajlovic ha prima stupito tutti annunciando in conferenza stampa la sua malattia poi alla prima di campionato, durante la fase del ricovero per la chemio, cappellino in testa, smagrito, si presenta in panchina per dirigere il suo Bologna. Non c’è bisogno di definirlo eroe, è soltanto Sinisa, un uomo che non ha mai avuto paura di nulla e affrontato tutto di petto, mettendoci sempre la faccia, dalla guerra nel suo paese, al calcio e alla malattia. Chapeau.
Dopo un’estate di calciomercato aspettavano tutti con ansia la prima giornata di campionato, aspettavamo la Juventus, il Napoli e soprattutto l’Inter. Conte ha subito messo in chiaro chi comanda alla Pinetina, ha esultato come un ossesso a ogni gol dei suoi ragazzi contro il neopromosso Lecce, come se fosse un interista da sempre, un ex bandiera. Il passato non esiste, la Juventus non esiste, esiste solo il presente e quella dannata voglia di dimostrare di essere il migliore, il più forte di tutti, conta solo la vittoria. Forse in quell’ambiente solo Conte può dare una sterzata, dopo Mourinho hanno fallito in tanti, in ultimo Spalletti che di carattere non è proprio l’ultimo arrivato, Conte riuscirà dove tutti hanno fallito? La risposta ce l’avremo tra qualche mese, perché non sarà un obbligo vincere lo scudetto, ma lottare fino alla fine sì, questo si aspettano tutti.
La Juventus senza Sarri in panchina per la polmonite, passa a Parma con un gol di Chiellini, uno che non tradisce mai e dimostra di essere come il vino, invecchiando migliora. Del gioco di Sarri si vede ben poco, aspettiamo, ma intanto la vittoria è arrivata. Per la prima volta alla Juventus sono in troppi in rosa, tanti e tutti con ingaggi da top player, non sarà facile accontentare tutti, qualcuno sarà venduto, ma il problema resta e non sarà cosa di poco conto mantenere la pace nello spogliatoio, specialmente, se i risultati dovessero tardare ad arrivare. La società Juventus, mandando via Marotta, ha fatto una scelta ben precisa, solo il tempo ci dirà chi avrà ragione o torto.
Il Napoli gioca a Firenze con una padronanza pazzesca, con o senza aiuti arbitrali avrebbe vinto lo stesso la partita. Ancelotti sembra aver lavorato sulla testa dei propri giocatori oltre che sul fisico. Aspettando la ciliegina sulla torta sul mercato il Napoli è pronto ancora una volta a dare l’assalto alla Juventus per lo scudetto. Insigne, Callejon e Mertens aspettando Milik e Lonzano sono già in forma campionato e saranno le frecce all’arco di mister Ancelotti per sogni di gloria. Da registrare la difesa, come nomi, Manolas e Koulibaly, sono la migliore coppia difensiva della serie A, mentre, come fatti, bisogna aspettare che entrino in forma
La Roma stecca la prima di Fonseca, forte in attacco, debole in difesa, l’Atalanta trema a Ferrara, ma con il nuovo acquisto Muriel sistema il risultato e tranquillizza Gasperini. Il Cagliari dei grandi nomi subisce il Brescia del non ancora convocabile, per squalifica, Balotelli. Il Torino della coppia d’oro Belotti Zazza mata il Sassuolo, la Lazio della grande famiglia, da definizione del suo bomber Immobile, strapazza la Sampdoria del nuovo tecnico Di Francesco. La situazione societaria dei blucerchiati non aiuta la squadra, ma una sconfitta 3 a 0 in casa ha tante motivazioni.
In ultimo, il Milan. Delle cosiddette grandi è l’unica che ha steccato completamente. Le sconfitte portano critiche, mancanza di tranquillità e poco tempo per esperimenti. Il lavoro di Giampaolo sarà molto difficile se non verrà protetto dalla società in maniera forte e autorevole.
Ma è solo calcio d’agosto… o no?

A cura di Giuseppe Calvano