Il punto di Calvano- 30 Settembre

Martello Conte, si ferma, prima o poi l’Inter steccherà. Sono parole che si sentono e si leggono da settimane oramai, tutti aspettano il primo passo falso della capolista, invece Conte cambia i giocatori in campo per il turnover, ma non ne cambia la fisionomia, il carattere, la forza e la voglia di accontentare in tutto e per tutto il proprio allenatore. Dentro Bastoni, Gagliardini. Sanchez e Lautaro Martinez e il risultato non cambia, 3 a 1 e primo posto consolidato a punteggio pieno. Ora la Champions per un quasi dentro o fuori, ma a Conte importa il giusto, purtroppo o meno male Conte punta diritto sul campionato, è l’unica cosa che conta davvero.
Sorpresa Ribery, che fosse venuto in gita a Firenze in pochi ci credevano, non ha la faccia del tipo che ruba lo stipendio (lauto) per poi smettere da pensionato di lusso. Ha 36 anni suonati, 27 titoli complessivi in bacheca e una voglia di stupire pazzesca. In questo momento sta trascinando la Fiorentina fuori da quel tunnel negativo cominciato nella scorsa stagione e proseguito con l’inizio del campionato, un campione assoluto che aiuta anche i giovani a crescere, Chiesa dopo un’estate tormentata era finito in discussione, si mormorava di crisi, vicino a Ribery è rinato e la prestazione di domenica sera a Milano ne è la dimostrazione. Ora la domanda è facile, quanto reggerà la forma Ribery, durerà tutto il campionato? A Roma ci furono le stesse domande a ogni inizio stagione di Miro Klose, le risposte sono nei gol segnati dal tedesco nella permanenza alla Lazio, con record battuti e la stima di tutto il calcio italiano.
Disastro Giampaolo, la società Milan continua a difendere il suo allenatore ma i 0risultati e le prestazioni del Milan sono veramente mediocri, per tornare a un inizio cosi brutto del Milan bisogna tornare indietro di tanti anni. Nelle settimane precedenti eravamo molto preoccupati per la panchina viola e per Montella, forse Giampaolo è passato avanti come possibilità di esonero. Chi mettere però? Sarà tutta colpa di Giampaolo? Non è che forse sul mercato di poteva fare qualcosa di diverso? Domande che solo con il tempo si potranno avere risposte, tempo che a Giampaolo sta finendo.
Paganini non si ripete, Atalanta si, dopo la debacle in Champions Gasperini e i suoi erano attesi da due trasferte pericolosissime, Roma e Sassuolo potevano dare un altro colpo da ko, invece l’Atalanta segna sei gol, incassa 6 punti, terzo posto in classifica e il miracolo continua. Miracolo che si dovrebbe leggere come organizzazione, programmazione e tempistica giusta nel guardare sempre al bilancio. Complimenti davvero e ora sotto con l’Europa.
Pace Lazio, si può commentare cosi la vittoria della squadra romana contro il Genoa, da sempre bestia nera all’Olimpico per i biancocelesti, pace tra Simone Inzaghi e il suo bomber principe, Ciro Immobile. Diverbio tra fratelli mormorò Ciro nel dopopartita, in famiglia i problemi si superano cosi, con il dialogo. Ma la Lazio è imprevedibile, non dà garanzie, dalle stelle alle stalle in 15 giorni, per sapere se davvero sarà una grande stagione bisognerà aspettare ancora. È la storia di questi ultimi anni a dirlo.
Juventus nascosta, o che vorrebbe farlo. Meglio non essere davanti ora, con i riflettori puntati, meglio lasciare l’Inter a tirare il gruppo, senza però farla allontanare troppo. Sarri ancora non è dentro l’ambiente Juve al 100%, lo sarà e solo a quel punto proverà a dare la zampata giusta, sia in campionato che in Champions.
Balotelli torna a segnare in Italia, forse per il bene dell’ex ragazzo prodigio è meglio non commentare troppo, anche perché le Balotellate sono sempre dietro l’angolo. Solo continuità di rendimento e i gol salvezza per il Brescia potranno dirci se Balotelli è cresciuto davvero, l’Italia e il commissario tecnico Mancini per primi.

di GIUSEPPE CALVANO