Il Napoli consolida il secondo posto passeggiando a Verona, sponda Chievo. Giovedì per Ancelotti sarà l’ennesimo esame della sua carriera, rimontare due gol all’Arsenal non è cosa da poco ma lui se lo può permettere di essere ottimista e crederci, perché non dare retta a chi di vittorie se ne intende? Il Napoli è in un momento particolare ma basta una scintilla e Milik, Mertens, Insigne e Callejon possono tornare a brillare e allora tutto sarà possibile.
A proposito di Chievo, è finita. Anche la matematica condanna i clivensi alla serie B, una stagione partita male e finita peggio. Peggior difesa, peggior attacco e per il presidente Capedelli è la seconda retrocessione dopo quella del 2007. Speriamo in un presto ritorno in serie A.
L’Inter soffre non poco in quel di Frosinone ma porta a casa i tre punti. Sembra tornato il sereno nello spogliatoio interista, Icardi non più capitano lascia il rigore del 2 a 0 a Perisic, serve il pallone del 3 a 1 a Vecino e sono tutti baci e abbracci. Il calcio spesse divide e unisce, basta avere interessi comuni e tutto cambia radicalmente e soprattutto velocemente. E i tifosi interisti ringraziano…
Il Milan doma la Lazio grazie a un rigore trasformato da Kessiè nel secondo tempo, le proteste laziali si fanno molto dure per un mancato rigore su Milinkovic Savic al 92’, Rocchi lascia correre senza nemmeno consultare il Var. il Milan adesso aspetterà la partita dell’Atalanta nel Monday nigth per sapere se il quarto posto sarà in solitario o in compagnia dei bergamaschi.
Montella e Fiorentina si sono ritrovati ma è mancata nuovamente la vittoria, è solo 0 a 0 con il Bologna di Sinisa Mihajlovic, sarà dura riportare un po’ di tranquillità a Firenze.
Una menzione ancora una volta per Quagliarella e la Sampdoria, derby vinto contro il Genoa e sogni di gloria per i blucerchiati. A 48 punti è in piena corsa per l’Europa e Quagliarella torna in vetta nella classifica cannonieri. Marco Giampaolo sta facendo un lavoro straordinario, ha saputo ottimizzare quello che la rosa poteva offrire dando un ruolo di spicco a un giocatore molto avanti negli anni ma campione assoluto e poi ridare vita a Defrel che arrivava da un campionato disastroso a Roma con la Roma. È ancora un prospetto di allenatore o è pronto per una grande? Questa sarà la domanda per la prossima estate per molti club che stanno valutando il mister nato in Svizzera da genitori emigranti di origini abruzzesi.
A cura di Giuseppe Calvano