Il pagellone del calciomercato: Milan regina del mercato, male il Genoa

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Un sessione bella ed esplosiva come non mai. Promossi e bocciati, ecco il pagellone della sessione invernale di Serie A:

Atalanta 6: tenere Baselli nonostante le pressanti richieste di Sampdoria, Milan e Fiorentina, è un segnale di forza di una società seria che vuole raggiungere l’obiettivo prefissato nel più breve tempo possibile ma soprattutto ottenere la cifra stabilita per uno dei talenti più promettenti del nostro calcio. L’operazione Pinilla convince ed ha già portato i risultati sperati,  Emanuelson può dare quel qualcosa in più al centrocampo e il riscatto definitivo di Zappacosta può consentire ai bergamaschi in futuro una sicura plusvalenza.

Cagliari 5,5: sufficienza non raggiunta per gli isolani in netta ripresa sul campo ma non sul mercato dove hanno dimostrato limiti di programmazione. Una prima punta inseguita per tutta la sessione invernale, prima l’assalto sfumato a Gilardino poi Pavoletti e infine Osvaldo. Buoni i colpi Husbauer e M’Poku, giovani di sicuro valore che prima però dovranno adattarsi al campionato italiano. Mercato senza acuti finali ma nel complesso poco al di sotto della sufficienza.

Cesena S.V: il mercato dei bianconeri non è giudicabile. Il direttore sportivo Rino Foschi ha dovuto cercare calciatori utili alla causa di Domenico Di Carlo senza un minimo di budget, era riuscito a prendere El Hamdaoui che alla fine ha rifiutato. Il gruppo  come punto di forza, con Defrel, appetito da Torino, Bologna e Fiorentina rimasto alla base. Basterà per salvarsi?

Chievo 5: la ciliegina poteva essere Rolando Bianchi poi è arrivato ad un prezzo ridicolo Nicola Pozzi, che non può garantire i gol giusti per una salvezza tranquilla. Tante scommesse e pochissime certezze, Maran avrà un duro compito fino alla fine della stagione.

Empoli 6: nessuna operazione che vada ad intaccare un progetto portato avanti da sempre. Fiducia ai giovani con poca gente esperta a fare da chiocchia, Brilante, Saponara e Somma potranno giovare del grande lavoro di Sarri. La salvezza da raggiungere tramite il gioco e ancora più importante un’idea di gioco ben precisa, la classifica al momento è bugiarda.

Fiorentina 6: ottima la cessione di Cuadrado al Chelsea anche se la plusvalenza non è stata poi cosi alta. Gilardino rimane un grande attaccante e Diamanti motivato può essere un valore aggiunto. Un vice Joaquin forse sarebbe stato apprezzato da Montella e dai tifosi, ma con Babacar, Gomez e presto anche Rossi, lo stesso Montella ha l’imbarazzo della scelta giocandosi le proprie carte fino alla fine per l’Europa.

Genoa 4,5: troppe teste finiscono sempre per fare confusione, una squadra che viaggia spedita verso l’Europa smantellata senza un vero motivo. Via Matri, Sturaro, Antonelli e Pinilla per Borriello, Niang, Tino Costa, Laxalt e Pavoletti e Ariaudo. Rosa rivoluzionata con il povero Gasperini che dovrà cercare di far rendere al massimo i nuovi nel più breve tempo possibile altrimenti tutto può succedere, e chissà forse anche lui potrebbe essere messo in discussione.

Hellas Verona 5,5: rinforzare la squadra non era facilissimo, arriva Fernandinho ottimo prospetto, Pisano fedelissimo del direttore sportivo Sean Sogliano che lo aveva lanciato a Varese e Greco che fatica a trovare una vera collocazione in Serie A. Operato della dirigenza al di sotto della sufficienza anche se la rosa costruita in estate ha ancora notevoli margini di miglioramento.

Inter 7: accontentato Roberto Mancini che ora non ha più alibi, deve migliorare il rendimento e dare un vero volto ai nerazzurri. Acquisti che possono dare un contributo fondamentale fin da subito ma soprattutto lungimiranti, Shaqiri, Brozovic e Santon e in estate Murillo sono giocatori da ciclo che ti possono consentire una plusvalenza netta in futuro. L’affare Bonazzoli più Duncan porta nelle casse nerazzurre quasi dieci milioni di euro e non è totalmente da condannare, se il classe ’97 esplode, come tutti ci auguriamo, tornerà all’Inter  e se proseguirà lentamente la sua carriera senza entusiasmare e la Samp deciderà di privarsene i meneghini percepiranno il quaranta percento del ricavato. Chapeau per Piero Ausilio che ancora una volta ha fatto quadrare i conti.

Juventus 6: i campioni d’Italia sono una macchina perfetta e rivoluzioni a stagione in corso potevano comportare qualche battuta d’arresto di troppo. Arriva Sturaro, grande gregario di centrocampo e come sempre italiano, e Matri gratis con ingaggio pagato in parte dal Milan. Tante operazioni per il futuro, compresa il riscatto definitivo di Rugani ma un vero e proprio bagno di sangue la perdita di Giovinco a parametro zero. Undici milioni per la metà non sono pochi e forse si poteva fare di più, ma il mercato nel complesso non può essere bocciato.

Lazio 5,5: il solito difetto dei biancocelesti, non riuscire a chiudere i colpi sul gong. Bergessio poteva dare quel qualcosa in più per la lotta Champions ma Ederson ha fatto saltare tutto. Il grosso è stato fatto in estate ma il riempitivo Mauricio deve adattarsi allo stile di gioco imposto da Stefano Pioli.

Milan 7,5: rossoneri protagonisti in questa sessione di mercato. Operazioni intelligenti, un Milan più italiano con Bocchetti, Cerci, Destro e Antonelli convince tutti. La squadra non era da buttare e ora può puntare al terzo posto, Suso messo nelle condizioni giuste può diventare un valore aggiunto. Qualche piccola difficoltà in uscita, con i vari Armero, Mexes, Zaccardo e Essien rimasti ancora sul groppone ma Galiani si conferma ancora una volta uno dei re del mercato.

Napoli 7: uomini giusti al momento giusto. Strinic intuizione grandiosa a parametro zero e Gabbiadini è un calciatore formidabile, poche parole e tanti fatti. Primi tre punti regalati con una splendida giocata individuale contro il Chievo ma ancora tanto da fare per entrare nei cuori dei tifosi partenopei.

Palermo 5,5: Vazquez e Dybala non rimarranno ancora a lungo, i siciliani si aggrappano a lavoro e Iachini, vecchia volpe, ha costruito una squadra intorno a loro. Pochi acquisti degni di nota e un perno fondamentale con Munoz perso per pochi spiccioli. Mercato sottotono.

Parma 4: società allo sbando, un via vai in uscita continuo. Prima Cassano, poi Paletta ma potrebbe non essere finita qui. Acquisti importanti come Rodriguez, Varela e Nocerino ma una dirigenza che ha sbagliato tutto e non può essere certamente assolta. L’incubo fallimento aleggia, purtroppo, sul Tardini.

Roma 6: obiettivi quasi tutti mancati per l’uomo mercato Sabatini. Mirava Chiriches ed è arrivato Spolli, si sarebbe fatto a piedi il lunghissimo viaggio dall’Ucraina fino all’Italia per portare Luiz Adriano ma è arrivato Doumbia. Ibarbo può esplodere ma in totale al momento non vale tutti i soldi che i giallorossi andranno a versare nelle casse del Cagliari. Ci si aspettava sinceramente di più, certo i nuovi non sono dei brocchi e potranno dare molto alla banda Garcia ma non ci convincono pienamente.

Sampdoria 6,5: Mihajlovic non farà i salti di gioia, ma i blucerchiati ci hanno divertito. Blitz improvvisi e affari portati a termine in tempi più o meno brevi,  Muriel e Correa sono autentiche bombe ad orologeria che se esplodessero potrebbe davvero fare le fortune della società del presidente Massimo Ferrero. Eto’o rimane un grandissimo calciatore anche se non sembra nemmeno il lontano parente del bolide che faceva il terzino destro pur di vincere tutto con l’Inter di Mourinho. Perdere Gastaldello in difesa può sembreare una mossa qualsiasi ma in realtà l’attuale nuovo bolognese era un uomo fondamentale nella retroguardia di Sinisa Mihajlovic.

Sassuolo 6: premiamo il progetto più che l’operato totale degli uomini mercato a gennaio. Tutto italiano, giovane e deciso. Il gruppo al primo posto e il singolo a mettersi a disposizione per la squadra. Vita a parametro zero è una mossa intelligente e Lazarevic è una buona alternativa ai fantastici tre Berardi, Zaza, Sansone.

Torino 5,5: tante prime punte a disposizione di Ventura da sempre bravo a rigenerare calciatori che sembrano sul viale del tramonto. Tanti obiettivi sondati, trattati e poi definitivamente sfumati, Ichazo, arrivato al posto di Gillet può ritagliarsi uno spazio importante.

Udinese 5,5: il solito calciomercato dei friulani, nessun nome ad effetto ma questa volta nemmeno calciatori troppo funzionali al progetto di Stramaccioni. Perica è un buon prospetto , nessun gioiello a parte Muriel ceduto, manca poco alla sufficienza.

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