Guida ai Mondiali: Girone C

Girone C: Francia, Danimarca, Perù, Australia;

Francia: Nonostante una fucina piena di talenti, sia in tempi passati che al giorno d’oggi, la Francia ha messo in bacheca soltanto un Mondiale, quello giocato in casa nel 1998. Fin dalla fondazione nel 1904, è stata una delle selezioni più forti al Mondo anche quando non ha portato a casa risultati. E allora perché non è riuscita a dominare nonostante avesse giocatori qualitativamente superiori alla norma? Questa è la domanda che tutti i francesi si pongono quando guardano il palmares della loro Nazionale. La risposta è la mancanza di compattezza. Si perché se in panchina manca un condottiero vero, il quale riesca a far funzionare tutti gli ingranaggi dell’orologio, che all’apparenza sembra perfetto, esso alla fine dei conti non segna l’ora esatta e non può essere più utilizzato. I transalpini ebbero dalla loro gente come Platini, Zidane, Desailly,Papin, Trezeguet, Viera, Blanc, Deschamps, Thuram, Henry, ma ad eccezione del momento d’oro in cui l’attuale tecnico francese fece il “Double”, esplodendo di gioia prima per la conquista del Mondiale sotto la guida di Aimè Jacquet, poi dell’europeo 2000 con Lemerre, nessun commissario tecnico riuscì a far remare tutti dalla stessa parte, cioè verso il trionfo finale come gruppo unito. Infatti per introdurre al meglio i Blues, non c’è niente di più bello che narrare il cammino dei Galletti nella FIFA World Cup di venti anni fa. Con i favori del pronostico il Brasile del “Fenomeno” e company fu sicuramente la formazione che tutti temettero di affrontare. La compagine francese dopo aver superato un girone alquanto semplice e vinto gli ottavi, di misura, contro il Paraguay trovò davanti la strada per la finale l’Italia. Nessuna delle due squadre si impose sull’altra nei novanta minuti tant’è che giunsero inevitabilmente alla lotteria dei rigori. Per gli Azzurri di Cesare Maldini fatali gli errori di Di Biagio e Albertini. Dopo 12 anni la spedizione transalpina si qualificò alla semifinali dove sconfisse, non senza intoppi, la Croazia per 2-1. L’ultimo atto di questo Mondiale fu il 12 luglio allo “Stade de France” davanti ad 80000 spettatori. I Blues surclassarono per 3-0, senza concedere un attimo di respiro, la Seleçao, che scossa dal malore accusato da Ronaldo poche ore prima del fischio d’inizio, non scese mai in campo. Nella notte più importante della sua carriera Zizou risolse il match grazie a due marcature di testa, svettando più in alto di tutta la difesa verde oro. Meno rilevante il gol segnato in zona cesarini da Petit. Alle 22:25 la Francia divenne Campione del Mondo per la prima volta nelle sua storia dopo aver disputato una cavalcata eccellente.

Ecco i convocati:

Portieri

Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Olympique Marsiglia), Alphonse Areola (PSG)

Difensori

Djibril Sidibé (Monaco), Benjamin Pavard (Stoccarda), Samuel Umtiti (FC Barcellona), Raphaël Varane (Real Madrid), Presnel Kimpembe (PSG), Adil Rami (OM), Benjamin Mendy (ManCity), Lucas Hernandez (Atlético Madrid)

Centrocampisti

Paul Pogba (Man United), Corentin Tolisso (Bayern Monaco), Blaise Matuidi (Juventus), Ngolo Kanté (Chelsea), Steven Nzonzi (Siviglia)

Attaccanti

Antoine Griezmann (Atlético Madrid), Olivier Giroud (Chelsea), Kylian Mbappé (PSG), Ousmane Dembélé (FC Barcelona), Florian Thauvin (Olympique Marsiglia), Nabil Fekir (Lione), Thomas Lemar (Monaco)

Danimarca: E’ una delle favorite per il secondo posto nel girone insieme alla rivelazione Perù. La nazionale danese può vantare la vittoria dell’Europeo 1992, in finale contro la temibile Germania, e della seconda edizione della Confederations Cup del ’95. Fra i nomi che spiccano di più certamente ricordiamo i vari Hansen, Simonsen (Pallone d’oro 1977), lo straordinario portiere dei diavoli di Manchester, Peter Schmeichel, Jorgensen fino ad arrivare all’attuale trascinatore Eriksen centrocampista offensivo degli Spurs. In campo Mondiale la “Dinamite Danese”, così soprannominata per l’eccezionale dinamismo mostrato sul terreno di gioco, ha partecipato soltanto cinque volte, facendo il suo esordio nella manifestazione del 1986. Il miglior piazzamento è stato il quarto di finale nella Coppa del Mondo giocata in Francia (’98), la vittoria più larga 17-1 ai danni dei Galletti nei primi decenni del Novecento ed infine la debacle più dolorosa contro la Germania nazista perdendo otto reti a zero. Staremo a vedere cosa riuscirà a combinare la spedizione guidata dal CT Hareide, che schiererà un 4-3-3 offensivo con in difesa il promettente Christensen del Chelsea, come trequartista il talentuoso Eriksen e in attacco il tridente composto da Sisto, Jorgensen e Poulsen.

Ecco i convocati:

Portieri

Ronnow (Brondby), Lossl (Huddersfield), K. Schmeichel (Leicester City)

Difensori

Christensen (Chelsea), Dalsgaard (Brentford), Vestergaard (Borussia Moenchengladbach), Larsen(Udinese), Knudsen (Ipswich), Jorgensen (Huddersfield), Kjaer (Siviglia)

Centrocampisti

Eriksen (Tottenham), Schoene (Ajax), Lerager (Bordeaux), Krohn-Dehli (Deportivo La Coruna), Delaney (Werder Bremen), Kvist (FC Copenhagen)

Attaccanti

Cornelius (Atalanta), Dolberg (Ajax), Braithwaite (Bordeaux), Jorgensen (Feyenoord), Sisto (Celta Vigo), Fischer (FC Copenhagen), Poulsen (Lipsia)

Perù: Nata nel 1930 fece la sua prima apparizione internazionale durante il Mondiale 1930 uscendo al primo turno sconfitta dall’Uruguay 1-0 e dalla Romania 3-1. Fu una delle compagini Sudamericane più forte tra gli anni ’30/’80 e nonostante non avesse raccolto ottimi risultati venne considerata come la quarta potenza dopo Brasile, Argentina e Uruguay. Nella sua bacheca la Blanquirroja vanta due trionfi nella “Copa America”: uno nel 1939 battendo in finale la poderosa Celeste grazie ai gol di Alcalde e Bielich, mentre il secondo nel 1975 contro la Colombia. Questa squadra è stata la rivelazione delle qualificazioni mondiali del continente americano. Buttate fuori le più blasonate Cile e Paraguay dentro la piccola Nazionale di mister Gareca, che dovrà fare a meno del bomber storico Paolo Guerrero. Squalificato per 14 mesi a causa del consumo di sostanze stupefacenti. Al suo posto troviamo l’esterno offensivo della Lokomotiv Mosca Farfan, che in questa stagione ha segnato 14 reti e 7 assist, niente male. Molto probabilmente il Perù scenderà in campo presumibilmente con un 4-5-1.

Portieri

Gallese (Veracruz), Caceda (Veracruz), José Carvallo (UTC)

Difensori

A.Rodríguez (Junior), C.Ramos (Veracruz), Advincula (BUAP), Corzo (Universitario de Deportes), Trauco (Flamengo), M.Araujo (Alianza Lima), Loyola (Melgar), Santamaria (Puebla)

Centrocampisti

Yotun (Orlando City), Cueva (San Paolo), Tapia (Feyenoord), Flores (AaB), Aquino (BUAP), Peña (Granada), Cartagena (Veracruz)

Attaccanti

Hurtado (Vitoria de Guimaraes), Andy Polo (Portland Timbers), Farfan (Lokomotiv Mosca), André Carrillo (Watford), Raúl Ruidíaz (Morelia)

Australia: Con la vittoria della Coppa d’Asia del 2015, gli australiani sono i quarti ad aver vinto il titolo continentale di due confederazioni diverse (AFC e OFC) dopo le selezioni di Costa Rica, Messico e Haiti. E’ anche il quarto approdo consecutivo alla fase a gironi di una Coppa del Mondo. In passato arrivavano al Mondiale perché partecipanti ad una Federazione, quella Oceanica, in cui c’era soltanto la Nuova Zelanda oltre ai Socceroos. Nonostante il passaggio a quella Asiatica riescono a qualificarsi. Tra tutte le formazioni che ci saranno al torneo, l’Australia è l’unica a non aver avuto un cambio generazionale negli ultimi anni, tant’è che il giocatore cardine resta sempre Cahil, classe 79. L’unica nota positiva che avranno gli uomini di Marvwijk è che molti militano nei più importanti campionati europei. Spiccano i vari Ryan, Mooy, Rogic e Leckie. Un altro punto a favore sarà l’esperienza visti i numerosi player in età avanzata, ma peccheranno di freschezza visto il deficit di giovani promettenti. Chi potrebbe compiere il definitivo salto di qualità è proprio Rogic, il quale non aspetta altro che la chiamata di un top club.

Portieri

Brad Jones (Feyenoord), Mat Ryan (Brighton), Danny Vukovic (Genk).

Difensori

Aziz Behich (Bursaspor), Milos Degenek (Yokohama F. Marinos), Matthew Jurman (Suwon Samsung Blue Wings), James Meredith (Millwall), Josh Risdon (Western Sydney), Trent Sainsbury (Grasshopper).

Centrocampisti

Jackson Irvine (Hull City), Mile Jedinak (Aston Villa), Robbie Kruse (VfL Bochum), Massimo Luongo (QPR), Mark Milligan (Al-Ahli), Aaron Mooy (Huddersfield), Tom Rogic (Celtic), Tim Cahill(Millwall).

Attaccanti

Daniel Arzani (Melbourne City), Tomi Juric (Lucerna), Mathew Leckie (Hertha Berlin), Andrew Nabbout (Urawa Red Diamonds), Dimitri Petratos (Newcastle Jets), Jamie Maclaren (Hibernian)