FOCUS Lazio- Armini, l’umiltà è l’arma in più per esaudire il sogno

La Lazio sfodera dal suo settore giovanile uno dei maggiori talenti. Si tratta di Nicolò Armini, classe 2001. Una gavetta lunga, faticosa ma che grazie all’umiltà del ragazzo si è trasformata in una vera e proprio occasione. Il sogno di una vita? Ebbene sì. Dal tifare dalla curva allo scendere in campo con i colori della squadra del cuore. Tutto questo è avvenuto in modo graduale. Un passo alla volta. In primis la conquista della fascia da capitano nella Primavera: il suo carisma e l’essere in grado di prendersi le responsabilità si sono messe in evidenza tanto da essere definito il punto fermo della difesa allenata da Bonacina.

Questo avvenimento è stato uno sbocco importantissimo per la sua carriera. Infatti, viene visionato da mister Inzaghi. E alla prima occasione ecco che il sogno si avvera: esordio in A (20 maggio 2019) nel suo stadio contro il Bologna. 37 minuti di pura emozione e non solo, anche la personalità e il talento: bravo nel chiudere, scegliere il tempo giusto nell’anticipo ma anche la capacità di prendere iniziative. Spicca in precedenza l’apparizione in Europa League (29 novembre ’18), insomma segnali che ci indicano un predestinato. La presenza di Mino Raiola ne è un’ulteriore conferma. Armini cavalca l’onda ma non si monta la testa. Altra sua qualità, che ha fatto innamorare tutti, è il restare in silenzio, continuare a lavorare sodo e attendere.

Una favola dove il finale sembra già scritto. Entra nella storia del club come primo millenario ad aver giocato con la prima squadra e guarda con ottimismo il suo chiodo fisso: diventare una bandiera della Lazio. La società e lo staff tecnico hanno capito le intenzioni del gioiellino difensivo e lo aspettano. Il contratto scade a giugno, ma gli indizi porterebbero ad un rinnovo più che scontato. Poi magari girarlo in prestito per la sua crescita potrebbe risultare naturale, è logico. Come è logico che la Lazio deve puntare e costruire intorno a lui il muro biancoceleste del futuro. Farselo scappare sarebbe un errore grossolano.

Armini è pronto a indossare le vesti ed essere il nuovo Nesta (suo idolo da sempre). Leadership ed eleganza sono già nel suo DNA, e allora chissà se un giorno indosserà quella famosa maglia numero 13 insieme alla fascia da capitano per far sognare i tifosi laziali.

 

A CURA DI:  FRANCESCO QUATTRONE