FOCUS Bologna- Tomiyasu, volontà e qualità: così in tempo record ha scalato le gerarchie

Quest’estate il Bologna ha piazzato una scommessa, che ora però è diventata una certezza. Stiamo parlando ovviamente di Takehiro Tomiyasu prelevato dalla Serie A belga, in particolar modo dal W-Sint Truiden. Il dodicesimo giapponese ad entrare nella storia del calcio italiano con l’obiettivo di crescere e migliorare, giorno dopo giorno, sempre di più e scrivere un pezzo di storia con la maglia rossublu. Il Bologna ha il suo jolly in tasca da non farsi scappare.

Un colpo inizialmente mediatico ma con il passare del tempo quello che ha impressionato di più è stata la velocità di apprendimento, in primis con la lingua italiana. Questa voglia di farsi notare e mettere subito a disposizione di certo non è stata ignorata da parte del club emiliano. Fin da subito  tanto impegno, costanza e il saper ascoltare i consigli portano il classe ’98 sotto la lente d’ingrandimento di Sinisa Mihajlovic. Infatti, pronti partenza via, viene schierato come terzino destro (non il suo ruolo naturale) alla sua prima da titolare in Serie A contro il Verona. Il risultato? Decisamente positivo, visto la nuova posizione in campo ma grazie alla capacità di adattamento Tomiyasu è riuscito a convincere tutti.

Grande responsabilità e attenzione ai dettagli, le due caratteristiche principali,oltre a quelle tecniche, del ventunenne. A proposito di qualità in campo, Tomiyasu nasce come difensore centrale: forte fisicamente e senso della posizione. Insomma, non lascia nulla al caso ma cerca sempre di essere duttile in ogni circostanza. Proprio per questa duttilità e anche per l’essere bravo ad usare entrambi i piedi è stato impiegato come terzino destro. Il piede delicato con tanto potenziale ricorda i suoi connazionali Nakata e Nakamura che hanno lasciato il segno, seppure in ruoli diversi e più offensivi.

Nella sua avventura con il Bologna solo in due circostanze ha ricoperto il ruolo da difensore centrale. Le altre 19 presenze, accompagnate da due assist, tutte da titolare ma in corsia di destra. Come un fulmine a ciel sereno, così Tomiyasu entra fortemente a prendersi i vertici delle gerarchie. Poi l’infortunio, cinque giornate fuori per il problema al bicipite femorale, questo episodio invece di fargli abbassare la guardia ha fatto l’effetto contrario portandolo ad acquisire maggiore autostima e voglia di tornare al suo posto.

Dopo la nuvola minacciosa, al rientro Tomiyasu, eccolo pronto a galoppare sulla fascia destra e mettere le toppe in caso di necessità. Un colpo da novanta per un futuro da protagonista. Ora le sirene dal mercato, da ombra iniziale a uomo mercato.

 

A CURA DI: FRANCESCO QUATTRONE