22 maggio 2010. L’Inter allo stadio Bernabeu di Madrid batte il Bayern Monaco col risultato di 0-2 e si aggiudica la Champions League. In pochi avrebbero immaginato che in ambito europeo da quel momento sarebbero iniziati oltre 7 anni di digiuno per club e Nazionale (Under-21, Under-20 e Under-19 comprese). In questo lasso di tempo il calcio italiano ha visto i propri team disputare ben 6 finali, tutte perse.
La prima di queste 6 sconfitte è datata 27 agosto 2010: a Montecarlo l’Inter cede a sorpresa contro l’Atletico Madrid, sotto i colpi di Reyes e Aguero. Il 1° luglio 2012 agli Europei la Nazionale maggiore crolla in finale contro la Spagna: perentorio 4-0 che porta le firme di David Silva, Jordi Alba, Torres e Juan Mata. Il 18 giugno 2013 tocca all’Under-21 soccombere agli iberici: nella finale dell’Europeo di categoria si scatena Thiago Alcantara, autore di una tripletta, a cui si aggiunge una rete su rigore di Isco. Inutili i gol azzurri di Immobile e Borini. Il 6 giugno 2015 la Juventus viene sconfitta per 3-1 dal Barcellona in virtù delle reti di Rakitic, Suarez e Neymar, intervallate dal momentaneo pareggio di Morata. Il 24 luglio 2016 la Nazionale italiana Under-19 si inchina alla Francia, che annienta gli azzurri grazie ai gol di Augustin, Blas, Tousart e Diop. La sesta finale consecutiva persa dal movimento calcistico italiano è quella del 3 giugno scorso: in Champions il Real Madrid batte 4-1 la Juventus con una doppietta di Ronaldo, un gol di Casemiro e una rete di Asensio, che vanificano il parziale 1-1 di Mandzukic.
Un digiuno così lungo per il calcio italiano non si verificava dai lontani anni ’60. In questo anno solare, tuttavia, l’Italia ha una nuova chance di riscatto: gli Europei Under-21, che si terranno in Polonia dal 16 al 30 giugno. La selezione azzurra è insieme alla Spagna la formazione più accreditata per la vittoria finale: nulla di proibitivo dunque per Donnarumma e compagni, che cercheranno di riportare al successo il nostro calcio in Europa.