ESCLUSIVA- R.Pergolizzi: ”Inter, Mazzarri via non solo per i risultati. Palermo, serve un centrocampista offensivo e l’Ascoli è da B”

Una carriera vissuta tra Napoli, Reggio Calabria, Bologna, Ascoli, Brescia, Padova e Ravenna e una nuova vita da tecnico dopo le avventure alla guida di Palermo Primavera, Pavia e Ascoli, in rampa di lancio. Rosario Pergolizzi è intervenuto ai nostri microfoni commentando il momento dell’Inter ma soffermandosi anche sulle sue ex squadre Napoli, Palermo e Ascoli:

L’argomento della settimana, Walter Mazzarri via dell’Inter. E’ lui l’unico colpevole?
‘’Credo che Mazzarri non si sta stato esonerato solo per i risultati. C’erano difficoltà anche nella gestione a livello di spogliatoio, non che i giocatori andassero contro Mazzarri, ma soprattutto per la diversa provenienza dei calciatori, il fatto stesso di non parlare l’inglese o qualche altra lingua può aver creato dei problemi. La scelta della società è stata quella di scegliere un tecnico come Mancini che parla più di una lingua, conosce l’ambiente e conosce anche il vice-presidente Zanetti. Alla fine sotto l’aspetto dei risultati sarà il tempo a giudicarlo ma potrà certamente esserci un cambiamento’’.

Dal punto di vista tattico, si potrebbe passare da una difesa a tre a una a quattro, cosa può veramente cambiare?
‘’Mancini passerà una difesa a quattro ma cambierà soprattutto qualcosa a centrocampo. Il vertice basso Medel potrebbe giocare da mezz’ala visto che Mancini predilige dei giocatori di qualità in mezzo al campo e gente rapida davanti, l’errore di Mazzarri potrebbe essere stato proprio quello di giocare sempre con lo stesso modulo non provando qualcosa di diverso perché se andiamo a vedere sia Mancini che Mourinho hanno vinto giocando con moduli diversi dal 3-5-2’’.

Il Napoli è in netta crescita, gli azzurri potranno riportare in terra partenopea un trofeo d’alto livello?
‘’Il Napoli è sempre stata la bella donna ma che alla fine ha sempre mancato in qualcosa. Ogni anno ci sono dei periodi dove giocano un calcio spettacolo da metà campo in su e periodi dove ballano dietro, credo che Benitez stesso oltre a Mazzarri è stato sempre quell’allenatore che non ha mai cambiato modulo. Gli ultimi risultati che verranno saranno decisivi per capire il futuro di Benitez, se non raggiungerà obiettivi importanti, il presidente De Laurentis cambierà e cercherà una guida diversa’’.

Per quel che riguarda invece il Palermo, Zamparini ha puntato su Iachini e non su Ceravolo, mossa che sa pagando al momento…
‘’A Palermo non si può mai dire quel che è giusto o che è sbagliato, quello che sembra un momento perfetto può trasformarsi di settimana in settimana. Il Palermo è una squadra costruita con tantissimi stranieri, ha difficoltà dal punto di vista numerico e credo manchi qualcosa. Con l’esplosione di Dybala e Vazquez che comunque sono quei due giocatori che hanno più qualità, Iachini sta facendo il massimo e Zamparini ha capito che non può sempre cambiare allenatore anche per un discorso economico. Ci si può aspettare di tutto ma ripeto, Iachini sta facendo il massimo, valorizzando i migliori calciatori ma realmente questa è una squadra che se vuole salvarsi in maniera tranquilla, a gennaio deve andare a rafforzare l’organico specie a centrocampo con giocatori di qualità con attitudini più offensive visto che sia Bolzoni che Maresca, che Barreto sono giocatori di quantità e di meno qualità’’.

Il suo vecchio Ascoli sta facendo benissimo guidando il girone A di Lega Pro, i tempi sono maturi per puntare alla B?
‘’ L’Ascoli è una società nuova, dopo il fallimento ha affrontato al meglio un anno critico e difficile come quello scorso. Ha rischiato di scomparire tra debiti e vicissitudini varie ma credo sia ripartita alla grande perché c’è un presidente ascolano che ha realmente potenzialità economiche, è ripartito alla in maniera brillante costruendo una squadra che sinceramente in quel girone è la migliore con il Pisa, anche a livello di nome. L’Ascoli ha qualcosa in più rispetto alle altre, anche la Spal è indietro ma ci sono squadre che possono puntare ai play-off senza problemi mentre ad Ascoli devi vincere il campionato, per la piazza e per i tifosi che vivono di calcio. Il problema può essere solo a livello caratteriale dove i ragazzi possono risentirsi dopo qualche risultato negativo, ma i marchigiani hanno tutte le possibilità, economiche e tecniche per vincere il campionato’’.