ESCLUSIVA – Mario Giunta ci racconta la situazione del calcio italiano

I nostri inviati Francesco Rossi e Fabrizio Frasca, dall’Hotel “Da Vinci” di Milano (sede del Calciomercato), in esclusiva, hanno intervistato Mario Giunta, giornalista di “Sky Sport” ed esperto di Fantacalcio.

Per quanto concerne la situazione Barella, cosa può aggiungere?

Per il mercato invernale il giocatore del Cagliari, ormai non si muove naturalmente. All’inizio del mese di gennaio c’era stata la possibilità di accasarsi al Napoli, ma non si è concretizzata perché la trattativa era collegata alla cessione di Allan al PSG. A giugno potrebbe materializzarsi l’acquisto del classe ’97 per i partenopei. La valutazione dell’italiano si aggira, all’incirca, sui 50 milioni. Sul centrocampista ci sono anche l’Inter e il Chelsea.

Rog si è accasato al Siviglia in prestito secco fino a giungo, pensa che il Napoli rimpiazzerà la cessione del croato?

Non ci sono segnali per un eventuale sostituto. Ancelotti aveva fatto intravedere che avrebbero giocato i calciatori in sintonia con l’ambiente. Il centrocampista evidentemente avrà fatto intuire alla società di volere più spazio. Presumibilmente non verrà sostituito perché gli azzurri dovranno partecipare soltanto a due competizioni: Campionato ed Europa League.

Come giudica l’arrivo di Piatek a Milano e l’apporto che potrà dare al club rossonero?

Straordinario! Ero convinto che avrebbe fatto bene in Italia e che, arrivato al Milan, avrebbe continuato nelle sue performance altisonanti. Un impatto così importante, con una doppietta al Napoli, mi ha stupito. Il polacco potenzialmente ha venti gol nelle proprie possibilità.

Mihajlovic, nuovo allenatore del Bologna. Un cambio di rotta fondamentale per la salvezza? 

Spero per lui che riesca a confermare quella verve che lo ha contraddistinto negli anni passati. Nel caso di Inzaghi, l’ex bomber del Milan, non si è ambientato appieno nei rossoblu. La squadra emiliana è composta da individualità di cui sono affascinato. Nel mercato di riparazione hanno investito su Soriano e Sansone, due atleti che nel nostro campionato hanno fatto sempre bene. Probabilmente mancava il feeling tra la squadra e l’allenatore.

Per tutti i Fantallenatori italiani, chi consiglia?

Gli acquisti da compiere, naturalmente, dipendono da come è avvenuta la costruzione della rosa nel mercato estivo. Per esempio, Piatek, ha fatto benissimo in Coppa Italia, però dobbiamo vedere se risponderà ugualmente in campionato. Il Milan, prima di cedere Higuain giocava, con l’argentino davanti. Adesso, si creerà un sfida tra Cutrone e il polacco. Consiglio altri giocatori quali: Muriel, Zaniolo, Gabbiadini e Okaka.

Quanto l’acquisto di CR7 ha inciso sulla Juventus e sul movimento calcistico italiano?

Ha modificato il modo di far osservare la Serie A ad utenti extra nazionali. Il campionato italiano è diventata una competizione più appetibile per calciatori esteri. Il portoghese ha stravolto molte dinamiche del nostro mondo.

Pensa che Kean possa avere più possibilità di calcare il campo in squadre di seconda fascia?

Mi fido molto delle parole di Allegri. Non è semplice giocare in realtà meno affermate che ti garantiscono la titolarità ma che vanno incontro a contestazioni in caso di sconfitta. Giustamente ci sono i pro e i contro. La Juventus ti concede la possibilità di crescere in un ambiente protetto.

A suo parere, chi si candida per la retrocessione in serie B?

Il Chievo: ambiente che mette in campo il cuore, ma forse – ahimè – non basterà per la salvezza. Il Bologna e infine il Frosinone.

Donnarumma, al Brescia, sta dimostrando il suo estro e le sue qualità. Può ambire ad un salto di categoria?

L’attaccante delle Rondinelle è capocannoniere della serie B. Devo dire, rifacendomi anche alla cessione richiesta all’Empoli nello scorso mercato, che questi giocatori, quando si trovano davanti al bivio del passaggio nella massima serie, incontrano difficoltà.

Quaglierella in Nazionale. 

Deve e può starci. Sono contento che verrà chiamato per gli stage, peccato che non sia l’anno dell’Europeo. Altrimenti avrebbe fatto, sicuramente, le fortune dell’Italia.