ESCLUSIVA – Ezio Capuano: “Ancelotti non basta, a San Benedetto una vigliaccata. E sulle seconde squadre…”

Napoli, tanta serie C e Sacchi: abbiamo chiacchierato brevemente con il “Mini One” Eziolino Capuano, storico allenatore, tra le altre, di Paganese, Potenza, Modena, Arezzo, Casertana e Sambenedettese. Ecco le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni:

Ad un mister esperto come lei chiedo se il Napoli, con l’ingaggio di Ancelotti, riuscirà a fare il tanto atteso salto di qualità e a colmare il famoso gap con la Juve.

Ancelotti è un top player di fama mondiale, non solo europea, ma Sarri non andrà nel dimenticatoio. Servirà, indubbiamente, un ottimo mercato da parte della società partenopea: infatti, senza giocatori importanti, il solo Ancelotti non potrà colmare il gap con la squadra di Allegri.

 

Tra le tantissime esperienze sui campi di serie C, quale ricorda con maggior piacere?

Io sono un allenatore passionale, vivo esclusivamente di campo e di risultati. Non c’è una piazza che mi ha dato di più rispetto ad un’altra, ma sicuramente quella più recente, San Benedetto del Tronto, è stata per me indimenticabile. Posso affermare senza problemi di aver fatto un autentico capolavoro, portando la squadra dall’ottavo al secondo posto, e mi rammarica soltanto il fatto di non aver potuto giocare i playoff per la serie B a causa di una vigliaccata della società. Esonerare me a fine campionato, dopo una cavalcata memorabile, e richiamare in panchina un tecnico mandato via dopo le prime tredici partite è stata una scelta poco felice.

 

Il campionato di serie C dal prossimo anno verrà totalmente rivoluzionato con l’avvento delle seconde squadre: favorevole o contrario?

Assolutamente contrario. Le regole del minutaggio per i giovani e dell’obbligatorietà delle rose ristrette bastano da sole per far emergere i giovani talenti, non c’è bisogno di istituire le seconde squadre. In questo modo si perdono soltanto posti di lavoro.

 

Domanda secca: qual è, a suo parere, il miglior tecnico della storia del calcio.

Indubbiamente Sacchi, ho sempre adorato il suo calcio equilibrato e pragmatico.