ESCLUSIVA – Autizi: “Juventus, prendi Tonali! Werner miglior sostituto di Lautaro”

Ai nostri microfoni è intervenuto lo scout Nicola Autizi. Di seguito il testo dell’intervista.

ll mercato cambia prospettiva. Il mondo dello scouting si sta lentamente trasformando, come?
“Il mondo dello scouting è sempre in piena evoluzione e anche l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha accelerato i tempi di quella che era una inevitabile ed efficente conseguenza. L’utilizzo di altri strumenti e di piattaforme che consentano la visione di campionati di tutto il mondo ha agevolato le operazioni di scouting e ha permesso ai club e agli agenti di essere più competitivi sul mercato e di avere molteplici opzioni, di acquisto e di proposizione. Sono favorevole ai nuovi mezzi tecnologici e a tutto ciò che possa migliorare il mondo dello scouting calcistico ma ritengo che poi sia sempre l’occhio a fare la differenza”.

Le grandi società investono sullo scouting, deve essere presa maggiormente in considerazione anche dalle piccole realtà?
“Si è vero i grandi club stanno investendo molto sullo scouting e fanno bene, a mio avviso è uno strumento importante in mano alle società per scovare calciatori importanti, a volte a prezzi molto limitati e con grandi margini di prospettiva futura. Si, ritengo che anche le piccole realtà dovrebbero prendere maggiormente in considerazione l’idea di potenziare la loro rete scouting, o in alcuni casi dotarsi di essa, esattamente per i motivi sopra citati, che si rendono ancora più necessari qualora il club abbia poche capacità a livello economico e di investimenti”.

Qual è l’esperienza più bella che la lega allo scouting?
“Le mie esperienze legate allo scouting sono molte e tantissime le ricordo volentieri. Posso dire che i miei ricordi più belli sono legati agli anni di Siena con Andrea Innocenti, alla Ternana con Luigi Coni e al Perugia con Mirko Vagnoli, ho potuto lavorare con tre professionisti importanti con i quali c’era assoluta sintonia nel valutare e selezionare i calciatori da prendere. Altri bei ricordi sono legati ad operazioni di scouting su calciatori presi diversi anni dopo da club come Cagliari, Napoli e Inter, è sempre una soddisfazione arrivare a scoprire calciatori importanti molto tempo prima della società importanti”.

Venendo all’attualità, la Juventus pensa al futuro. Vede meglio un ritorno di Pogba o l’eventuale innesto di Van De Beek per la mediana?
“Vado un po’ controcorrente, secondo me in questo momento non sono due calciatori che servirebbero alla causa della Juventus, o comunque al suo miglioramento o rafforzamento che dir si voglia. Pogba appare come una ‘minestra riscaldata’ e non credo posso dare ai bianconeri ciò che è stato in grado di far vedere in passato, Van De Beek è un talento assoluto ma in Italia è tutto da verificare per ruolo e per caratteristiche tecnico/tattiche soprattutto di squadra. Se posso permettermi alla Juventus consiglierei di puntare forte su Sandro Tonali, grandissimo talento, giocatore pronto e di grande prospettiva, lui si che sarebbe il calciatore che farebbe salire di livello il centrocampo bianconero”.

Lautaro sempre più verso Barcellona. Quale sarebbe il sostituto naturale del Toro in nerazzurro?
“Non c’è il minimo dubbio che la partenza di Lautaro per Barcellona sarebbe un duro colpo, a livello di potenzialità e qualità, per la compagine allenata da Antonio Conte. Nel caso il Toro dovesse essere sostituito questo va fatto in maniera importante e con un calciatore di pari forza, talento e prospettiva, qualora l’Inter voglia continuare a competere a livelli importanti in campo nazionale ed europeo. Il nome che faccio io è quello di Timo Werner classe 96 del Lipsia, credo che debbano appassionare meno i tifosi nerazzurri i nomi di Dries Mertens e Edinson Cavani, entrambi classe 87, soprattutto se pensati per la sostituzione di Lautaro (se acquisiti slegati dalla sostituzione di Lautaro il discorso è diverso). A mio parere l’Inter dovrebbe cedere il Toro solamente nel caso avvessi già in mano qualcosa di concreto con un calciatore di pari valore, altrimenti se lo dovrebbe tenere ben stretto”.