Elio Ferrante a Fair Play and Football: “Le scuole calcio vanno rivoluzionate: bisogna lavorare sulle capacità coordinative”

In occasione del premio Fair Play and Football, Elio Ferrante ha parlato del momento del calcio italiano e dell’importanza della prevenzione nei settori giovanili.

– C’è la necessità di un cambiamento radicale per invertire la rotta rispetto alla creazione di giocatori che riescono a dare sempre meno qualità nel calcio italiano?

Quello che manca al calcio italiano è il lavoro sulle capacità coordinative, una volta si trovavano anche senza volerlo, adesso nelle scuole calcio c’è un protocollo di lavoro ben determinato e non si calcola che spesso un ragazzino può perdere da un momento all’altro velocità e coordinamento. Le scuole calcio vanno riviste, manca linguaggio, manca il sapere fisiologico e anche questo è un motivo per la situazione del calcio italiano. Anche l’avvento degli stranieri sta determinando una leggera crisi. Ronaldo? Lui è una persona da imitare, fa uno stile di vita determinato ed atletico.

– Quanto è importante la prevenzione?

Quando ero a Coverciano la mia metodologia non era apprezzata, mi prendevano per pazzo. Mi ritrovai in Serie C, poi andai all’Inter e persi il treno per la Juventus. Un altro treno importanto fu quando Vialli mi volle al Chelsea, vennero alcuni calciatori della Juventus e ottenemmo alcuni successi. A livello alimentare ci sono abitudini diversi in ambito internazionale, alcuni colleghi hanno dei momenti di crisi, spesso il ferro non viene controllato nel mondo del calcio. Nel settore giovanile la prevenzione è davvero bassa.