Davide sei nell’Olimpo del Calcio

Τεθνάμαι γὰρ καλὸν ἐνὶ προμάχοισι πεσόντα ἄνδρ’ ἀγαθόν, περὶ ᾗ πατρίδι μαρνάμενον

È bello per il guerriero valoroso morire in prima fila, combattendo per la propria patria

Tirteo fr.10

Sono da poco passate le ore 17. Lo scatto della lancetta delle cinque è spesso accompagnato dai primi commenti a caldo sulla giornata di calcio appena trascorsa, ma oggi no. Oggi non sarà così. Oggi è una domenica diversa dalle altre, una domenica dove nessun pallone ha rotolato sul manto erboso, nessun gol ha visto tifosi stringersi in un abbraccio colmo di felicità, nessun rigore ha visto crearsi capannelli colmi di insulti e proteste, nessun fuorigioco è stato sbandierato, nessun fischio ha messo fine a un sogno durato 90 minuti. Oggi è tutto diverso. Questa mattina ci ha lasciato improvvisamente Davide Astori, calciatore e capitano della Fiorentina. Una scomparsa che ha fatto piombare tutto il Calcio Italiano nello sconforto più totale. A tutti, tra addetti ai lavori e tifosi, si è subito riempito il cuore di un dolore: è andato via un eroe delle nostre cronache, è andato via un eroe che stava per indossare la sua armatura e affrontare l’ennesima battaglia sul campo verde, ma prima di tutto è andato via un uomo, un figlio, un fratello, un padre. Davide, mi piace chiamarlo così, è andato via inseguendo il suo sogno, un sogno che lo aveva portato prima a vestire la maglia del Cagliari, poi della Nazionale e poi l’effige del capitano della Fiorentina.
In un giorno così duro per il Calcio Italiano tutti noi abbiamo deciso di stringerci, accantonando rivalità e sfottò, in un abbraccio collettivo per accompagnare, chi con un ricordo lasciato nel più intimo pensiero, chi con un post sui social, chi con una lacrima, Davide verso il posto che gli spetta tra gli dei dell’Olimpo calcistico. Ora Davide è lassù, ci guarda e sicuramente starà sorridendo felice del segno che ha lasciato nel cuore di ognuno di noi.
Da oggi arriva il difficile però: bisognerà stringersi tutti insieme, ancora una volta, per porgere una carezza di conforto sulla guancia di Francesca, l’amabile compagna di Davide che lo accompagnava in ogni suo viaggio verso la gloria, ma soprattutto per dare un dolce e caldo bacio sulla fronte di Vittoria, la piccola principessa che aspettava il papà dal ritorno pronto a cingerlo di abbracci. Adesso bisognerà che tutti noi ci impegniamo nel mantenere sempre vivo il ricordo di Davide, dell’eroe Davide.

Noi tutti della redazione di CalcioMercatoReport ci stringiamo in un abbraccio a favore della Famiglia Astori e della ACF Fiorentina.

 

Luigi Cristiano