Dai sogni più ambiziosi alla depressione più totale, le conseguenze dello stop dell’Inter a Bologna

??????????????????????????????????????????????????????????????????????????Il primo stop contro il Bologna ha fatto ripiombare l’Inter in quell’imbuto di critiche da dove era riuscita a riemergere dopo un inizio di stagione soddisfacente. Inutile nasconderlo, l’Inter è totalmente un’altra squadra rispetto alla scorsa stagione, più tosta, più consapevole dei propri mezzi, più esperta e con una guida tecnica come Luciano Spalletti troppo sottovalutata. I limiti della scorsa stagione però non possono essere cancellati tutti senza un mercato capace di dare alternative valide all’ex coach della Roma.

La vittoria di Crotone arrivata solo negli ultimi minuti ha lasciato degli strascichi, un leggero passo indietro sotto il punto di vista del gioco certamente, ma la capacità di riuscire a soffrire e portare a casa l’intera posta in palio nonostante la migliore prova stagionale dei calabresi e poi lo stop di Bologna, contro una formazione straordinariamente messa in campo da Roberto Donadoni, l’Inter è parsa più lenta anche e soprattutto per meriti avversari. La chiarezza prima di tutto, i nerazzurri non partono per vincere lo scudetto, il ritorno in Champions resta l’obiettivo e un pari non può intaccare il lavoro silenzioso e prezioso di Spalletti. Dai sogni più sfrenati, alla depressione più totale, una sola medicina, un pò d’equilibrio in più…