Cronaca: Nella notte magica all’Adriatico di Pescara, sono i rossoblu a condurre il match, mentre i senesi giocano di ripartenza sfruttando anche la difesa alta dei calabresi che però chiude ottimamente tutti gli spazi grazie all’intesa perfetta della retroguardia composta dai pilastri Dermaku, Idda e Camigliano. Entrambe le squadre, però, peccano di precisione nei pressi dell’area di rigore non riuscendo ad impensierire i due estremi difensori. Il primo squillo è di marca cosentina. Quando siamo giunti al ventitreesimo grandissima percussione offensiva di D’Orazio che si fa tutta la fascia sinistra, disorienta con un doppio passo Brumat, ma conclude centralmente con Pane che blocca la sfera. Trentacinquesimo sul cronometro esplode l’Adriatico, sono i lupi della Sila che salgono in cattedra con la rete di Bruccini. Palla recuperata a centrocampo dal napoletano Tutino, che in aera rientra sul sinistro servendo splendidamente il numero 21, il quale a tu per tu con Pane non ha margine di errore. Con il Siena in bambola, il Cosenza ne approfitta e si rende pericoloso grazie al destro a giro di Mungo che si spegne di poco alla sinistra dell’estremo difensore in maglia gialla, immobile in quest’occasione. Finisce il primo tempo qui a Pescara. Lupi meritatamente in vantaggio che riescono a concretizzare alla seconda palla gol creata. Senesi costretti, nei secondi quarantacinque minuti, a scoprirsi per cercare di abbattere il castello eretto dal vecchio lupo di mare Braglia. Neanche il tempo di respirare che i rossoblu raddoppiano. Ennesimo recupero a metàcampo dall’uomo playoff del Cosenza Tutino, il quale brucia in velocità i difensori bianconeri e dal limite dell’area sfodera un destro di pregevole fattura che toglie le ragnatele dal sette. Gioia incontenibile dei quasi diecimila giunti in Abruzzo da tutta la città e dintorni. Fatali i contropiedi dei rossoblu. Questa volta con la freccia nera Okereke che dopo aver disorientato due uomini , dinanzi a Pane si incarta non riuscendo a centrare lo specchio della porta per il tris che avrebbe chiuso del tutto i giochi. Al cinquantacinquesimo toscani che devono scalare un vero e proprio Everest per vincere la gara e ritornare nella serie cadetta. Detto, fatto. Alla mezz’ora della seconda frazione il possente Dermaku attera Marotta con l’arbitro che inevitabilmente concede il penalty. Dagli undici metri si presenta proprio la punta numero 10, che non si lascia ipnotizzare da Saracco insaccando la marcatura del 1-2. Il portiere dei rossoblu intuisce l’angolo, ma non riesce a deviare la sfera. Spinta dai tifosi cosentini la banda di Braglia reagisce e con la cavalcata di Bruccini che serve in mezzo Tutino, ma il talentuoso attaccante di scuola Napoli si divora un gol già fatto. Azioni a ripetizione da entrambe le parti, ma in questo frangente sono i bianconeri a sfiorare il pareggio al primo corner del match. Incornata del difesnore Mahrous di non molto sopra la traversa. Come un fulmine a ciel sereno ecco giungere la rete del più atteso, Allan Baclet. L’uomo più in forma e più decisivo di questi playoff. Il trascinatore del Cosenza sigla all’ottantasettesimo il 3-1 dopo un cross di Palmiero, il quale non può fallire a porta sguarnita. In zona Cesarini Perez, subentrato dalla panchina, ad un unghia dal poker con un colpo di testa che si stampa sulla traversa. Alle 22:41 è Serie B per il Cosenza! Dopo una lunga astinenza durata 15 anni, la formazione rossoblu torna nella categoria che più le compete. E’ una vera e propria impresa quella compiuta dal mago Braglia. giunto ad anno in corso, risolleva la squadra dalla zona rossa portandola in cielo. Tutti quanti, dal primo all’ultimo, hanno contribuito a questo traguardo inimmaginabile soltanto un mese e mezzo fa. Balcet, Tutino, Palmiero, Pascali, per citarne qualcuno, sono i maggiori artefici di questa cavalcata inarrestabile conclusasi nel migliore dei modi. Da inchino la tifoseria dei lupi, che nonostante le trasferte fossero ardue e lunghe, hanno sempre seguito la compagine, non facendole mancare mai il loro supporto. Una sola parola per concludere il cammino dei Silani: Immensi.
Cosenza: Saracco, Corsi, Idda, Dermaku, Palmiero, Mungo, D’Orazio, Bruccini, Camigliano, Okereke, Tutino; A disp: Zommers, Quintero, Ramos, Perez, Pasqualoni, Baclet, Boniotti, Trovato, Calamai, Loviso, Braglia; All: Braglia.
Siena: Pane, Panariello, Emmausso, Marotta, Mahrous, Cleur, Neglia, Damian, Brumat, Vassallo, Sbraga; A disp: Rossi, Dossena, D’Ambrosio, Guberti, Guerri, Crisanto, Cristiani, Solini, Nassi, Biancalani, Fontana; All: Mignani.