Coppa Italia, le dichiarazioni della vigilia

I tecnici di Napoli e Juventus hanno parlato alla vigilia della finale di Coppa Italia.

Gattuso ha parlato ai microfoni di RaiSport: “Non esiste – spiega l’allenatore del Napoliun modo migliore per affrontare la Juventus, vincere fa parte del loro dna e della loro storia. c’è mai un modo migliore per affrontare la Juventus. Hanno continuità e giocatori con grande mentalità: bisogna avere rispetto di loro. Ce la giocheremo con le nostre armi. Di Sarri mi piace tutto, ho fatto vari copia e incolla da lui in questi anni. Ho visto i video della sua linea difensiva, è fra i primi ad aver portato il palleggio in Serie A. Lozano? Chi è stanco e non se la sente può restare nello spogliatoio, non cambia nulla se perde un giorno. Chi scende in campo deve andare a mille all’ora, nessuno può rovinare un allenamento. I tifosi ci sono vicini, hanno tappezzato la città con belle parole. Dobbiamo concentrarci per giocare al meglio la finale sia per noi che per la città”.<br>
Queste invece le parole di Sarri: “Sotto l’aspetto dell’intensità – spiega il tecnico della Juventusla condizione fisica non può cambiare in 5 giorni. Siamo in un momento particolare, le partite saranno difficilissime e anche gli aspetti mentali e tattici per l’anormalità del periodo. Contro l’Inter nei primi minuti il Napoli mi è parso una squadra alta, poi si è abbassata. È difficile affprimi minuti ho visto una squadra alta, poi la squadra si è abbassata. Sarà difficile affrontarli, sanno chiudersi e ripartire bene. Di recente hanno vinto con l’Inter e pareggiato col Barcellona. A prescindere da chi giocherà centravanti non daremo punti di riferimento. Le posizioni valgono per la fase difensiva, quando si attacca variano di molto. Stiamo vagliando due soluzioni, vedremo con quale partire, ma potremmo anche cambiare in corsa. Mi girano i co***oni quando si dice che in Italia non ho vinto niente: ho fatto 8 promozioni, dall’Eccellenza alla A, e sono anche andato in Champions. Non è stato facile fare ciò che ho fatto. La voglia di vincere un trofeo è molta. Non penso al mio passato, sono proiettato su di noi e sono concentrato. È la finale che avrei voluto perché siamo in finale: non mi importa del resto, penso a noi e speriamo di avere la giusta determinazione. Ronaldo col Milan è partito bene, poi è calato. È stato generoso in fase difensiva, manca un po’ il lato qualitativo che sta mancando a tutti. È normale, il suo talento è cristallino. Non è una questione di posizionamento. Dirò ai ragazzi che abbiamo giocato 7 mesi per giocare queste partite. Dobbiamo tirare fuori tutto ciò che abbiamo, anche qualora fossimo al 90%. Siamo meritatamente in corsa per tutte le competizioni, ora bisogna tirar fuori qualcosa in più e prendere i trofei che vogliamo. Al di là degli errori abbiamo fatto un buon percorso. I miei risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore esordiente alla Juventus. Lavorare in un ambiente abituato a vincere è complicato, ma la vittoria non è mai scontata: è un evento eccezionale. Vogliamo trasformare il nostro percorso in qualcosa di concreto. È stato uno di quei periodi della vita in cui ti trovi davanti qualcosa di mostruoso e inatteso, non se ne esce uguali, ma migliori o peggiori. I ragazzi sono migliorati, sono più attenti e io sono più paziente con loro. Col Milan abbiamo avuto la supremazia in parità numerica, poi la partita è stata condizionata da condizione fisica, i pochi pericoli che il Milan poteva crearci e il risultato a nostro favore. Non siamo andati al massimo, avevamo i presupposti per passare senza dare tutto. A Napoli in campionato abbiamo perso e commesso errori che contro di loro non ci si può permettere. Abbiamo concesso gol facili e non eravamo uniti dietro la linea della palla. Se sbagli con loro paghi. Higuain lavora in modo differenziato, non credo ci siano novità. Ramsey è rientrato e sarà valutato, non so se giocherà. Mertens è un grande giocatore, lui e Hamsik sono la storia del Napoli. Mertens è stato bravo ad adattarsi, reinventarsi ed esplodere. Gattuso è una persona schietta, aveva fatto bene anche al Milan, non sono sorpreso dei suoi risultati”.