Chi si arRende è perduto

Un campionato iniziato in ritardo, per alcune squadre solo da poche settimane, figlio del caos politico federale che ha devastato la programmazione delle società e raffreddato l’entusiasmo dei tifosi.
Giocheremo in B!?! No, saremo protagonisti in serie C ma non vogliamo questo girone!!! Ognuno ha avanzato le proprie pretese sperando di ottenere ciò che voleva; il risultato lo conosciamo tutti … ancora in attesa di giudizio. La cosa però più strabiliante è che il torneo è iniziato senza un vero e proprio regolamento.
Solitamente le regole e le leggi sono fatte per essere aggirate, potrebbe dire qualcuno. Beh qui non ci sono proprio o quasi e quindi ognuno può fare come gli pare. All’italiana.

In attesa di capire se le nuove poltrone federali riusciranno una volta per tutte a mettere la parola fine su questo lunghissimo carnevale anticipato, cari amici lettori di calciomercatoreport, è arrivato anche il momento di parlare di quello che ci piace di più in assoluto. Vale a dire il campo e quello che ci ha fin qui raccontato a prescindere dal risultato.

E fin qui nel girone C di serie C possiamo dire che stiamo vedendo e vivendo un torneo livellato verso l’alto, dove le emozioni ed il gioco sono gli attori protagonisti. Un’idea più precisa la avremo solo nel momento in cui tutte le squadre avranno giocato lo stesso numero di partite. Solo allora si potranno iniziare a fare calcoli e sviluppare ragionamenti a lunga gittata.

Il calciomercato, condizionato dal Far West federale, prolungato e probabilmente mai realmente terminato, ha permesso ad alcuni team di presentarsi in griglia di partenza con piloti di assoluto valore; basti pensare al Catania o alla Casertana. Due Ferrari che finora però hanno portato a casa poche pole position e pochi podi.

Da una parte una piazza, quelle etnea, fortemente condizionata dal non sapere in quale categoria giocare e soprattutto quando iniziare a farlo; una lunga rincorsa con partite a stretto giro di posta da disputare e vincere con il peso di essere la grande favorita. Dall’altra i Falchetti in grado prima di sopravvivere alla categoria e poi di vivere da assoluti mattatori il mercato estivo regalandosi giocatori di grande qualità e di categoria superiore. Il problema fin qui avuto e l’aver ragionato sempre con l’IO e mai con il NOI; in un gioco di squadra il gruppo è più importante dell’individualità e se qualcuna delle “prime donne” nello spogliatoio non farà un passo indietro, ragionando da squadra, allora sarà difficile mantenere le attese che sono tante, altissime per una città che sogna il salto di categoria.

Se si arrendono entrambe per loro è finita anche perché davanti c’è chi scappa e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Trapani e Juve Stabia tanto per cominciare: due piazze storiche, che hanno lavorato nell’ombra, senza le solite pressioni, riuscendo fin qui nel loro intento: essere protagoniste di quello che resta il girone più complicato ed affascinante. Da una parte una squadra bella e spettacolare, dall’altra una cinica ed esperta. Italiano e Caserta due piacevoli conferme.

Mentre la gradevolissima sorpresa è il Rende ed il suo allenatore, Francesco Modesto, che ha impattato con il professionismo come pochi, portando l’esperienza maturata da calciatore in un ambiente che conosce benissimo, trasferendo tutto ciò ai suoi giocatori che in campo non hanno sbagliato una mossa. I biancorossi, con l’ultimo successo nel derby contro la Vibonese, hanno inanellato la sesta vittoria consecutiva. Quantità e collettività ma soprattutto un gioco chiaro e preciso in grado di imporsi sia in casa che lontano dal “Lorenzon”. In un ambiente sano, senza pressioni, che ha dimostrato in questi anni di saper fare calcio, ci sono tutti gli ingredienti per non arrendersi e rimanere lì in alto a respirare l’aria pura.

Idee che non sono mancate in questo avvio al Catanzaro. La firma è quella inconfondibile di Auteri. L’esperienza del mister, di nuovo a disposizione di un club storico, affamato, passionale. Che negli ultimi anni ha sofferto, impantandosi in stagioni anomale, senza speranza di rinascita, e che ora torna a respiarare calcio. Grazie al gioco, fin qui una costante, ora accompagnato dai risultati. Una squadra giovane, con ampi margini di miglioramento, che ha tutte le possibilità di tornare a volare ad alta quota.

Il campo fin qui ha espresso giudizi positivi sia per la Sicula Leonzio, società che anno dopo anno è cresciuta affermandosi come una delle più belle realtà del girone meridionale, ma anche per Potenza e Vibonese. Due club tornati meritatamente nei Pro e che si stanno mettendo in luce attraverso risultati e prestazioni importanti. Punti che sicuramente torneranno utili per centrare l’obiettivo di un campionato tranquillo ma che potrebbero proiettarle in lotta anche per un posto nei play-off.

Indecifrabile invece il campionato della Viterbese. Il club Laziale, che ha tentato fino all’ultimo di farsi inserire in un altro raggruppamento, ha iniziato il torneo solo venti giorni fa partendo però malissimo. Arrendersi significherebbe non risollevarsi più anche se l’attesa per la prima vittoria inizia a diventare snervante.

Chi finora ha disputato tutti i match a sua disposizione, comprensivi della sosta obbligata per la disparità delle squadre del raggruppamento, senza però mai riuscire a centrare i tre punti è la Paganese. Record negativo che rischia di azzerare le speranze di mantenimento della categoria. O ci sarà la svolta o la resa sarà inevitabile.

Una scossa servirebbe anche a Matera per risollevare un ambiente abituato da troppo tempo a vivere nell’incertezza con squadra e tifosi che pagano per colpe non loro. La classifica dei biancoazzurri è devastante con gli otto punti conquistati sul campo azzerati dalla penalizzazione.
Tutte le altre dovranno lottare partita dopo partita, galleggiando pericolosamente tra le parti nobili del campionato e la zona rossa. Tra queste c’è il Rieti, la squadra più multietnica di tutto il girone. Una società giovane che al di là dei risultati fin qui ottenuti ha espresso un buon calcio, figlio anche delle diverse culture calcistiche presenti all’interno.

Alla vigilia del prossimo turno è probabile che assisteremo al sesto cambio tecnico stagionale. A pagare con l’esonero sarà Fontana. Dopo Potenza, Viterbese, Virtus Francavilla, Siracusa e Paganese anche la Casertana è pronta ad affidarsi ad un nuovo allenatore. Il valzer delle panchine è appena iniziato ma il campo è pronto a regalarci nuove emozioni. Chi si arrende è perduto.